Palazzi & potere

Scissione Pd, Matteo Renzi la voleva già un mese fa: ecco le prove

Matteo Renzi: già un mese fa voleva la scissione. Ecco le prove!

Mentre da Gina ai Parioli i forzisti (58, per la precisione) capeggiati da Mara Carfagna pasteggiavano al grido di "Ne’ salviniani ne’ renziani...ma per sempre berlusconiani" mandando un chiaro messaggio di pace al Cavaliere che si era non poco allarmato per la cena, dall'altra parte della barricata, negli stessi minuti, non finivano di stupirsi per le ultime peripezie dell'ex premier Matteo Renzi. Ecco cosa scrive l'informatissimno Dagospia: "Non potete capire la faccia che hanno fatto nel partito ieri sera quando hanno saputo che il sito di italiaviva.eu era stato registrato il 9 agosto, ovvero solo poche ore dopo la fatidica data dell'8, quella dell'editto di Sabaudia by Salvini e ben prima della nascita del Conte 2": questo il refrain che agitava chat e telefonini del Nazareno nella tarda serata di ieri.

"D'altra parte bastava consultare il sito register.it o un qualsiasi servizio analogo per sapere che italiaviva.eu era stato registrato il 9 agosto" riferiscono dal Nazareno. Dove però si cerca di vedere il lato positivo della scissione, il bicchiere mezzo pieno: "Oggi (ieri per chi legge) abbiamo avuto il record di richieste di nuove tessere. Il tutto appena è andato via Renzi e non crediamo sia stato un caso".

Insomma, nel Pd c'è vita anche dopo Renzi (Zingaretti crede che la fuoriuscita del toscano non solo non farà perdere voti al partito, ma anzi farà tornare pure quelli che si erano allontanati) tanto che tra i vertici del partito si dubita che a seguire il toscano saranno una quarantina come dichiarato ieri dal senatore di Rignano: "Abbiamo molti dubbi che siano 25 deputati e 15 senatori. Vedremo. Di sicuro però sui territori la chiamata alle armi renziana è stata un flop".

E Conte, continua Dagospia? "È arrabbiatissimo per questa "renzata" anche se, d'accordo con il Quirinale, non vuole darlo troppo a vedere per mettere il silenziatore all'operazione Italia Viva" spiegano fonti istituzionali di altissimo livello. Tanto che, continuano le medesime fonti, l'ex avvocato del popolo (che con il toscano non ci vuole trattare e di questo ne avrebbe accennato ieri anche al Quirinale) starebbe già approntando le contromisure per sterilizzare i nuovi gruppi parlamentari del toscano; in poche parole non vuole farsi commissariare ne lasciargli la golden share sul governo.

Come? Ecco la soluzione studiata a Palazzo Chigi: "Se sono pochi quelli che andranno con Renzi, si proverà a vedere se ci sono dei "Responsabili" in Parlamento da aggiungere al governo in modo da non rendere più determinante Matteo Renzi". Ma basterà per stoppare le ambizioni del machiavellico toscano?

Ps, a proposito: dite al senatore semplice di Rignano che Conte è talmente dispiaciuto da quanto accaduto che se lo avesse saputo prima (della formazione del governo) difficilmente gli avrebbe ceduto tutte quelle poltrone  di Ministri e sottosegretari...