Silvio diventa comunista! "Reddito minimo per tutti"
"Lavoro di cittadinanza" e poi sussidi garantiti ai poveri
Tutto si può dire di Berlusconi, tranne che non sapesse dove cercare i voti. Fiutava la rivolta fiscale, e subito proponeva meno tasse per tutti. Gli raccontavano degli anziani in crisi, e dal cilindro estraeva l' aumento delle pensioni. Aveva perfino allettato i proprietari di cani e gatti, che sono milioni. Adesso il Cav scrive la Stampa, ha scoperto che il nuovo giacimento elettorale saranno i poveri. Statistiche alla mano (gliele sforna quasi tutte la sondaggista Alessandra Ghisleri), gli italiani in difficoltà sfiorano i 14 milioni. Una volta votavano a sinistra, ma stanno perdendo fiducia e a riportarli all' ovile - così ragiona il Cav - non basteranno i 1700 milioni stanziati dal governo Renzi: si butteranno con Grillo o con il diretto concorrente Salvini.
Ecco perché l' ex premier si è convertito a un' idea che in altri tempi avrebbe bollato come «comunista»: il reddito minimo garantito. Cioè uno standard al di sotto del quale lo Stato metterà riparo. Come funziona in fondo nel resto d' Europa, eccezion fatta per la Grecia.