Sondaggi: L’estate calda premia Salvini e debilita il PD
Con oggi riprende la Megamedia di Palazzi&Potere che, come ogni settimana, raccoglie i sondaggi
sullo “stato di salute” dei principali partiti ed esponenti politici italiani.
Pur mantenendosi tutti all’interno della stessa area di probabilità, in alcuni casi si registrano
scostamenti significativi tra le diverse rilevazioni. La Megamedia sulle intenzioni di voto degli italiani,
realizzata in esclusiva da GPF per Affaritaliani Palazzi&Potere, è la fotografia sintetica del giudizio
che l’opinione pubblica italiana ha rispetto alla situazione politica del Paese, fondata
sull’elaborazione dei principali sondaggi disponibili nel corso della settimana appena trascorsa.
Nello specifico, scrive Roberto Baldassari Presidente e AD di GPF Inspiring Research, negli ultimi
giorni vengono analizzati i sondaggi pubblicati da Lorien, GPF, SWG, Istituto Piepoli e Tecnè. I
risultati proposti sono l’esito di oltre 5.000 interviste effettuate sui rispettivi campioni di
riferimento.
L’estate “politicamente” calda del ponte Morandi e delle vicende legate alla nave Diciotti ha favorito
in primis il ministro dell’Interno Salvini e il suo partito, la Lega, che è riuscita ad assottigliare le
distanze dal Movimento 5 Stelle. Infatti se si votasse oggi il 29,8 per cento degli italiani sceglierebbe
questo partito, sempre più declinato a livello nazionale, con un incremento medio da luglio di 1,6
punti percentuali.
Il Movimento 5 Stelle rimane però ancorato in prima posizione col 30,4% dei consensi, ma il divario
tra le due forze politiche passa dall’1,3% di luglio allo 0,6% dei primi giorni di settembre.
L’exploit della Lega sembra attingere in parte dal bacino elettorale di Forza Italia, che seppur
facendo registrare un calo dello 0,3% supera quota 10% di mezzo punto.
Restano stabili, seppur facendo registrare lievissimi incrementi percentuali rispetto alla rilevazione
di luglio, Fratelli d’Italia col 4,1% (+0,1%) e Liberi e Uguali col 2,7% (+0,2%).
Sembra aver sofferto maggiormente “il caldo” estivo dell’agosto italiano il Partito Democratico che,
vuoi per le sabbie mobili intestine legate alla futura leadership del partito, vuoi per le posizioni
contro-affluenti rispetto al vento populista generale si attesta a quota 16,5%, facendo registrare una
perdita superiore al punto percentuale (-1,2%).
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