Fini sulla casa di Montecarlo: "Sapevo della casa, me lo disse Eli"
Svolta sul caso Montecarlo, Fini: "Mi confessò che dietro l'affare c'era anche lei"
Sono arrivati a un bivio. Le strade di Gianfranco Fini ed Elisabetta Tulliani hanno iniziato apparentemente a separarsi, almeno sul piano difensivo. Seduto per un' ora e mezzo davanti ai pm, l' ex leader di Alleanza nazionale ha ribadito la sua estraneità alle contestazioni che gli vengono mosse, negando di aver preso parte, insieme ai Tulliani, al riciclaggio di denaro di Corallo.
A sorpresa, però, scrive il Tempo, ha ammesso di aver mentito nel suo precedente interrogatorio su un punto: quando difendeva strenuamente la compagna dicendo che lei non aveva preso parte in alcun modo all' operazione di acquisto dell' immobile lasciato in eredità dalla contessa Colleoni al partito e che quell' operazione era stata gestita interamente e, a loro insaputa, da Giancarlo Tulliani. Ebbene, continua il Tempo, ieri Fini ha confessato ai pm di aver mentito su questo aspetto, per cercare di proteggere Elisabetta. Improvvisamente, l' ex presidente della Camera ha deciso di raccontare una nuova verità, cambiando per l' ennesima voltala sua versione. «Alla fine la mia compagna mi ha rivelato di aver partecipato con Giancarlo Tulliani alla compravendita della casa di Montecarlo», avrebbe detto Fini in questo secondo interrogatorio, spiegando di aver avuto conferma da Elisabetta che le società offshore Printemps e Timara erano state costituite dai due fratelli con lo scopo preciso di celare la loro identità, quando nel 2008 decisero di acquistare l' appartamento di boulevard Princesse Charlotte. Era stato lo stesso Fini, in qualità di presidente di An, ad autorizzarne la vendita al modico prezzo di 300 mila euro. Anche se all' epoca - a suo dire - non sapeva che la compagna e il cognatosi nascondessero dietro la società acquirente, né sapeva che quei 300 mila euro arrivavano da Corallo.