Trump alla Casa Bianca; parla Gianluca Comin
Trump cambierà davvero la politica americana? O alla fine sarà come tutti gli altri?
"Non voglio fare il politologo che non è il mio mestiere. Posso dire, guardando ai fenomeni relativi alla costruzione e gestione del consenso, che Trump sarà obbligato a cambiare la politica americana, e forse più nella sua rappresentazione che nella sostanza. Se non vorrà alienare velocemente il consenso conquistato dovrà alternare io suo cliché fuori dagli schemi con atteggiamenti più rassicuranti. Ma certo sarà un presidente che ci farà discutere molto e che ci sorprenderà sempre, non necessariamente in peggio".
Quali ripercussioni potrebbero esserci per l'Italia anche in vista del referendum?
L'elezione di Trump è nella linea di continuità di un fenomeno non abbastanza indagato e che riguarda non solo la politica: mi riferisco alla crescente disintermediazione dei cittadini, della loro volontà di decidere, di informare, di esprimersi. Ovviamente così è spesso la pancia a prevalere e quindi la protesta, l'ansia, la paura. Cosa significa per le prossime scadenze italiane? Imprevedibilità e forse ancora un'ondata di no senza giustificazione, di ribellione e vaffa senza senso.
E per l'Europa a tuo avviso ci saranno novità, nuovi approcci e cambiamenti di politica internazionale?
"Ancora guardando al mio mestiere posso dire semplicemente che o l'Europa, come istituzione idea, cambia le priorità e lo storytelling o sarà la prossima vittima dell'onda di protesta"
Gianluca Comin è docente di Strategie di Comunicazione alla Luiss e fondatore di Comin&Partners