Palazzi & potere
Tu lo conosci Matteo? Renzi mollato da tutti i big del Partito
L' assedio a Renzi è evidente, tutti i big e fondatori del partito lo strattonano, come per svegliarlo da un brutto sogno, scrive la Stampa: da Veltroni che su Repubblica lancia un invito all'unità, allarmato dal vedere il «suo» Pd ristretto nelle sembianze della Margherita, il partito che fu di Rutelli. A Prodi che si vede rigettata la prospettiva di cercare di unire il centrosinistra. Fino a Zingaretti, sempre parco nelle dichiarazioni, che scende in campo nell' arena di Andrea Orlando, il convegno della corrente di minoranza del Guardasigilli, per dire a Renzi di aprire una pagina unitaria e «da solo perde».
Le parole di Prodi «evidenziano il disagio che c' è in tutto il Pd. Prodi non può essere annoverato tra i gufi e i rosiconi, perché il Pd lo ha pensato lui. Le sue parole devono farci riflettere», dice Orlando.
Ma nel partito, l' uscita che fa più rumore è quella di Franceschini: anche se i renziani dicono che conta sempre meno nei gruppi dirigenti «perché abbiamo la maggioranza senza di lui in direzione», le truppe in Parlamento sono cospicue e nel territorio la corrente è ancora strutturata.