UE. LETTERA BRUXELLES, RETTORE UNICUSANO: SOLUZIONE SEMBRA VICINA
"MA PROCEDURA INFRAZIONE NON SAREBBE LA FINE DEL MONDO"
La soluzione sembra vicina, anche se "una procedura di infrazione non sarebbe la fine del mondo". A sostenerlo il professor Fabio Fortuna, rettore dell'Universita' degli studi Niccolo' Cusano. Interpellato dall'agenzia Dire a proposito della lettera che il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, inviera' a Bruxelles, ha prospettato uno scenario decisamente ottimista: niente procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese. "Sembra avvicinarsi una soluzione positiva alla controversia- ha detto Fortuna- anche se e' opportuno sottolineare che l'atteggiamento della Commissione europea, rivolto al pieno rispetto delle regole, non giova alle possibilita' di ripresa dei Paesi che si trovano in difficolta'". Per il rettore e' "un atteggiamento miope che non riguarda solo l'Italia e che va modificato, probabilmente intervenendo sulle regole o con altri correttivi, se si vuole veramente che il processo di integrazione possa svilupparsi concretamente e salvaguardare l'esistenza dell'Unione europea". L'Italia, continua Fortuna, "come sappiamo negli ultimi mesi e' stata colpita da eventi straordinari che hanno aggravato la situazione anche sotto il profilo economico ovviamente, determinando nuovi costi e previsione di ulteriori costi". Questo, "aggiungendosi alle ben note problematiche che derivano dalla debole ripresa dai problemi occupazionali e dalla deflazione non ancora superata- spiega ancora alla Dire il rettore dell'Unicusano, Fabio Fortuna- Di tutto cio', la Commissione europea avrebbe dovuto tenere conto e, almeno per una volta, mostrare una maggiore flessibilita' e una migliore capacita' interpretativa della congiuntura". Si spera, prosegue, "che la Commissione si pronunci favorevolmente rispetto alle proposte del nostro Governo, magari chiedendo qualche piccola variazione, e che non si giunga alla temuta procedura di infrazione che indubbiamente costituirebbe elemento reputazionale negativo, che a sua volta potrebbe trovare terreno fertile nell'ambito globale a causa dei nostri ben noti problemi, primo tra tutti l'elevatezza e la mancanza di riduzione del debito pubblico". In ogni caso, conclude il rettore di Universita' degli studi Niccolo' Cusano, "anche la non auspicabile pronuncia negativa, con conseguente procedura di infrazione, non costituira' la fine del mondo, fermo restando che abbiamo la convinzione che non sara' questo l'epilogo".