Palazzi & potere
Vassallo, è ora di sapere la verità
Vassallo, è ora di sapere la verità
Da 10 anni, legittimamente, i fratelli Dario e Massimo chiedono e cercano verità e giustizia. Lo hanno fatto girando tutta l’Italia e incontrando amministratori locali coraggiosi e liberi, lo hanno fatto il 5 settembre di ogni anni con la Festa della Speranza. Sì, della Speranza, perché è alle nuove generazioni che questo che si deve e perché la bellezza ed importanza dell’agire libero, la capacità di trasformare il proprio territorio, l’attenzione per l’ambiente che Angelo Vassallo aveva in sé, non siano perduti con la sua uccisione.
Nove colpi di pistola la sera del 5 settembre di dieci anni fa, nove colpi di pistola che uccisero Angelo ed anche qualche coscienza, ma non riuscirono ad annullare un modello di amministrazione, fallendo così, miseramente, il loro obiettivo. Anzi, ancor più netta è stata la sconfitta man mano che gli Angelo Vassallo si moltiplicavano su tutto il territorio nazionale, resistendo alle minacce, ai tentativi di intimidazione, alle delegittimazioni e, soprattutto, a quell’isolamento che è destinato, molto, troppo spesso, alle persone perbene in un Paese in cui la cosa più pericolosa è, ancora, fare il proprio dovere.
Nessuna morte per mano criminale dovrebbe restare impunita. Mai, quando si parla di Legalità si dovrebbe dimenticare di aggiungere il termine giustizia. Mai la verità dovrebbe essere negata.
In questi lunghi anni non c’è stato un solo giorno in cui Dario e Massimo non abbiano fatto qualcosa per ricordare Angelo e per cercare questa legalità, giustizia, verità. Non lo hanno fatto da soli, ma con una rete enorme di persone che, molto spesso, in silenzio e senza luci della ribalta, non foss’altro solo con il loro comportamento ed esempio, hanno ostacolato il corso delle ingiustizie e del malaffare.
Però, questa è una battaglia che riguarda tutti, non solo loro, non solo la Fondazione Vassallo, non solo gli amici di Angelo, non solo le persone quotidianamente impegnate sui temi della legalità. Riguarda tutti ed a tutti i livelli, ciascuno nel proprio ruolo.
E’ una doverosa scelta di vita, peraltro l’unica ad attribuirgli senso compiuto.