Vatileaks, i misteri di Dubai. Balda in viaggio con il colonnello
Il giallo in due mail. «False cartelle cliniche per fermare il Papa»
UNA MISSIONE riservata a Dubai, nel cuore degli Emirati Arabi Uniti, di monsignor Lucio Vallejo Balda, segretario della Prefettura vaticana degli Affari economici, insieme con Giuseppe De Donno, l' ex colonnello dei carabinieri del Ros, finito nell' inchiesta sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.
È quella che spunta dalle indagini in corso in Vaticano parallelamente al caso Vatileaks 2, il processo in cui monsignor Vallejo è imputato di associazione a delinquere e diffusione di documenti riservati della Santa Sede, proprio ieri rinviato al 6 aprile per lo stato di gravidanza a rischio della co-imputata Francesca Immacolata Chaouqui, cui i medici hanno ordinato venti giorni di riposo a letto.
Della missione si parla almeno in due email al vaglio in Vaticano che riferiscono del viaggio a Dubai che sarebbe avvenuto sul finire del 2014 quando già era concluso l' impegno di Vallejo come 'dominus' della Commissione Cosea, quella voluta dal Papa per fare luce sulle opacità delle finanze vaticane e di cui faceva parte anche Francesca Chaouqui. Proprio la donna sarebbe stata la tramite tra il monsignore spagnolo e l' ex ufficiale del Ros poi diventato titolare di un' agenzia di security. La ragione ufficiale del viaggio sarebbe stata legata ai Messaggeri della Pace, l' associazione benefica che fa capo alla contessa Marisa Pinto Olori del Poggio, con la quale sempre la Chaouqui era in stretta amicizia da anni. Fatto sta che Vallejo e De Donno hanno viaggiato sullo stesso aereo e hanno condiviso molti momenti del soggiorno nell' Emirato del Golfo Persico.
MA CHI doveva incontrare effettivamente Vallejo Balda? In Vaticano, scrive il quotidiano nazionale, si sospetta che dietro al viaggio ci possa essere stata una tentata operazione per screditare il papa. Una manovra quasi da spy-story con il prelato spagnolo che avrebbe portato con sé cartelle cliniche ed esami del sangue che descrivono un cattivo stato di salute spacciato ad arte per quello di Bergoglio. E il mistero apre ad altri misteri. A chi dovevano essere consegnate o mostrate quelle cartelle cliniche che Oltretevere assicurano palesemente false? Si pensa addirittura ad emissari cinesi al fine di mettere ostacoli alle possibilità dello storico incontro tra il Pontefice e i governanti di Pechino. Il nuovo filone di indagine potrebbe riservare colpi di scena.
Gli accertamenti su questo episodio e su altre situazioni vanno avanti anche con attività di intelligence e tra i punti da chiarire c' è anche il senso della presenza di De Donno e il suo rapporto con il monsignore spagnolo.