Politica
Pandemia, Biden ha censurato con i social giudice USA ordina deposizione Fauci
Pandemia, giudice USA ordina la deposizione di Fauci al processo contro il governo. Biden ha censurato la libertà di parola grazie a accordi con i social media
“Continueremo a premere per la verità”. E’ quanto sostiene il procuratore generale del Missouri Eric Schmitt: il governo Biden ha censurato i cittadini americani durante la pandemia
USA, tiene banco il processo contro il governo Biden intentato da due procuratori generali degli Stati Uniti: durante la pandemia il governo Biden avrebbe censurato scienziati accreditati e credibili solo perché sostenevano tesi diverse da quelle del governo. L’accusa dei due procuratori è che, durante la gestione della pandemia, il governo USA abbia collaborato con le società dei social media per censurare la libertà di parola negli Stati Uniti. Il dottor Anthony Fauci e altri funzionari dello Stato dovranno deporre davanti a un giudice.
Si tratta del giudice federale del distretto occidentale della Louisiana Terry Doughty. Fauci dovrà testimoniare, poiché i procuratori generali della Louisiana e del Missouri, Jeff Landry e Eric Schmitt, lo hanno ritenuto una figura chiave nella causa che hanno intentato per dimostrare la "collusione" tra l'amministrazione Biden e le società di social media USA.
Un fatto gravissimo negli USA poiché un’azione del genere viola il primo emendamento. Il primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti garantisce la libertà di parola e di stampa.
"Quello che abbiamo scoperto finora è che almeno 45 persone dell'amministrazione Biden erano in costante comunicazione con queste piattaforme di social media”, ha dichiarato Schmitt, “per censurare e sopprimere i discorsi, avevano chiamate settimanali, chiamate di censura e queste piattaforme di social media stavano cambiando i termini di servizio". Uno scambio di accordi e favori sistematico per censurare e limitare l’azione di chi era contrario ai voleri governativi.
"I querelanti sostengono che anche se il dottor Fauci può dimostrare di non aver mai comunicato con le piattaforme di social media sulla censura, ci sono ragioni convincenti che suggeriscono che il dottor Fauci ha agito tramite intermediari e ha agito per conto di altri, procurando la censura sui social media di opinioni scientifiche credibili", avrebbe scritto il giudice Terry Doughty secondo il media televisivo Fox News. E ancora: "I querelanti sostengono che anche se il dottor Fauci ha agito indirettamente o come intermediario per conto di altri, è comunque rilevante per la mozione di ingiunzione preliminare dei querelanti... La Corte è d'accordo".
Oltre a Fauci, molti altri funzionari della Casa Bianca attuali o precedenti dovranno presentarsi al processo, incluso l'ex segretario stampa della Casa Bianca Jen Psaki.
La causa originale è stata intentata dai due procuratori generali a maggio e intreccia la vicenda della pandemia con quella del laptop di Hunter Biden, figlio del presidente. La vicenda sarebbe ancora più profonda: per i procuratori l'amministrazione Biden ha "fatto pressioni e collusione" con le società di social media Big Tech per censurare e sopprimere le informazioni sulla storia del laptop di Hunter Biden, sulle origini del COVID- 19 e sul tema della sicurezza del voto per corrispondenza durante la pandemia.
"Dopo aver trovato la documentazione di una relazione collusiva tra l'amministrazione Biden e le società di social media per censurare la libertà di parola, abbiamo immediatamente presentato una mozione per portare questi funzionari a testimoniare sotto giuramento", ha affermato Schmitt in un comunicato stampa, "è giunto il momento di far luce su questa impresa di censura e costringere questi funzionari a dire la verità al popolo americano, e questa sentenza ci consentirà di fare proprio questo. Continueremo a premere per la verità".