Politica
Partito unico Berlusconi-Salvini. Il nome, i tempi, il candidato premier e...

Federazione in inverno e poi convention costitutiva nell'estate del 2022
In Forza Italia si 'cinguetta' sul partito unico. "Evviva! Si allarga la platea di chi era contrario, e che oggi invece dichiara che il presidente Berlusconi ha avuto una grande idea visionaria nel pensare ad un percorso che porterà alla formazione del Partito unico di centrodestra!", twitta Licia Ronzulli, senatrice azzurra e fedelissima del leader Berlusconi. A stretto giro la risposta di Mara Carfagna, ministro per il Sud, che si è distinta per aver sempre contrastato l'ipotesi federativa avanzata da Matteo Salvini: "A te che sei responsabile dei rapporti con gli alleati l’arduo compito di convincerli a convertirsi all’atlantismo, all’europeismo e ai valori del popolarismo europeo. Certa che ci riuscirai!".
Al di là del dibattito interno tra le azzurre, quello del partito unico che unisca i partiti di Centrodestra che sostengono il governo Draghi è un progetto che procede in maniera spedita e che Silvio Berlusconi e Matteo Salvini hanno già cominciato a delineare. L'ipotesi, tutta da confermare, è che tra l'autunno e l'inverno, dopo le elezioni amministrative di ottobre, parta la federazione voluta dal leader leghista. Un coordinamento in Parlamento e al governo per contrastare Pd e M5S ma anche il promo step verso il partito unico. Secondo quanto spiegano fonti di Forza Italia ad Affaritaliani.it, se non ci fossero problemi o intoppi, nell'estate del 2022 potrebbe esserci la convention nazionale, una sorta di congresso costitutivo, che dia vita ufficialmente al partito unico. Oltre alla Lega e a Forza Italia, sicuramente dovrebbero esserci l'Udc e Noiconl'Italia, mentre Coraggio Italia di Toti e Brugnaro valuterà in seguito.
Il Governatore della Liguria è sempre stato un fautore dell'unificazione ma vorrebbe anche Fratelli d'Italia e teme l'egemonia del Carroccio. Sicuramente Giorgia Meloni, che è anche presidente dei Conservatori Europei, non intende in alcun modo aderire né alla federazione né tantomeno al partito unico. Fonti di FdI spiegano ad Affari che l'ipotesi "non esiste, zero". Sul nome della nuova formazione politica Berlusconi vorrebbe copiare gli Stati Uniti lanciando il Partito Repubblicano mentre Salvini non vorrebbe abbandonare del tutto le origini del movimento fondato da Umberto Bossi e preferirebbe Lega Italia. Si potrebbe arrivare a una fusione delle due idee: Repubblicani-Lega Italia. L'ex Cavaliere, stando sempre alle prime ipotesi di lavoro, sarebbe il presidente a vita mentre Salvini, che comunque dovrebbe passare dalla votazione congressuale, si candidrebbe a segretario per poi ottenere l'investitura di candidato premier. Anche se non è escluso che per il 2023 il candidato premier dei Repubblicani Lega Italia possa essere Giancarlo Giorgetti (con Salvini come oggi che resta al partito), certamente più vicino alle posizione di Forza Italia vista la sua storia da sempre moderata.