Politica

Pd, Bindi: "Da Renzi tempismo e cinismo, la scissione non è finita"

"La scissione di Renzi? Non è finita qui": lo assicura l'ex presidente dell’Antimafia, Rosi Bindi, in un'intervista al Corriere della Sera  "Temo che ci saranno altre uscite dal Pd, Renzi ha incassato ministri e sottosegretari, è uscito con grande cinismo e tempismo e ora siede al tavolo del governo". Per Bindi "di certo rivendicherà la golden share" e con Salvini "faranno di tutto per alimentarsi a vicenda, quindi toccherà al Pd combattere la cultura che la Lega interpreta".
    Sul suo ritorno nella direzione dem, Bindi precisa: "Con Renzi al Nazareno, non ci andavo perché non facevo parte della direzione. Dall’ultimo congresso sono membro di diritto come ex presidente del Pd. Dopo la scissione, che non mi ha sorpreso, mi è sembrato importante esserci". 
    "Il Pd" serve "anche più di prima", è la convinzione dell'ex esponente della sinistra dc, "se qualcuno pensa di tornare a una forza di sinistra che dimentica di essere plurale, le conseguenze potrebbero essere devastanti. I problemi del Pd nascono dalla tentazione di un’autosufficienza, da egemonie e nostalgie reciproche, da accordi di potere. Non siamo mai riusciti a fare sintesi". "Borrei che il Pd trovasse il coraggio di dire che l’immigrazione è una sfida strutturale per i prossimi decenni, non un’emergenza", ha aggiunto, "se stiamo al governo per ricostruire valori comuni ce la possiamo fare, altrimenti la sentenza è solo rimandata".