Pd, Boccia smonta la Rousseau e ne svela i limiti
Pd, Boccia: "violata più volte" la piattaforma Rousseau. "Sicurezza, obsolescenza e trasparenza. Sono i suoi limiti"
Pd, Boccia smonta la Rousseau e ne svela i limiti
"Sicurezza, obsolescenza e trasparenza. Sono i limiti della piattaforma Rousseau svelati oggi dallo sviluppatore Giuseppe Mastrodonato, nel corso di #aporteaperte, l'evento organizzato da Francesco Boccia, di cui il deputato Pd, candidato alla segreteria del partito, spiega i dettagli.
Aggiungendo poi nelle scorse ore sempre ad Affari che la "Rousseau ormai ha le rughe".
E ora fa sapere che la piattaforma, "violata più volte", l'ultima delle quali lo scorso 7 settembre, ha mostrato tutta la sua mancanza di sicurezza. Una violazione che ha permesso a milioni di internauti di conoscere i numeri di telefono, tuttora online, dei ministri Toninelli, Bonafede e del vice premier Luigi Di Maio. Accanto alla scarsa sicurezza, l'obsolescenza. Le fondamenta tecnologiche di Rousseau sono superate. Lo dimostra il fatto che il 21 dicembre 2017 la piattaforma utilizzava ancora la versione 4.31, quando invece il produttore del Cms identificava la data del 'fine vita' il 31 dicembre 2013. Quanto alla trasparenza, per Francesco Boccia, Rousseau si può definire un 'commentificio e votificio'. La partecipazione, infatti è scarsa e limitata: ad avere accesso solo la Casaleggio Associati.
PD: F.BOCCIA, CHI È ANDATO VIA TORNI A CASA. A GIACHETTI, NON PRESTARTI A GIOCHI DI ALTRI
Impegnatevi a restare nel PD "Lo dico al mio amico Giachetti, nessuno prenda in giro la comunità del PD. Se la sua è una candidatura voluta da qualcun altro sarebbe meglio non prestarsi a certi giochetti. Non lo merita il PD, la nostra storia e i nostri militanti. Questo congresso deve essere un congresso tra persone che amano il PD, che resteranno nel PD nonostante tutto. Oggi queste parole non le ho ancora sentite. Basta con un partito in cui uno vale l'altro. Uno deve valere per la ricchezza che porta con le sue proposte. Dobbiamo distinguere tra i signori delle tessere e militanti veri. Questo congresso avrà avuto un senso se riusciamo a far tornare a casa tutti quei militanti PD, come Chiara De Lucia, consigliera comunale di Scandicci, che sono andati via perché il PD non ha più saputo dare risposte o ha preferito un centro commerciale a una scuola. Dico ai miei compagni di partito fermiamoci, basta con l'arroganza di chi vince con le tessere, siamo ancora in tempo per ricostruire un grande partito di massa ma dobbiamo essere umili, senza l'arroganza mostrata fino ad oggi. Torna a casa Chiara con i tanti consiglieri comunali italiani che hanno preferito le civiche, perché noi vi aspettiamo. Non basta sommare truppe e tessere per avere consenso. Noi vogliamo un PD #aporteaperte che sappia sempre ascoltare". Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico, chiudendo la manifestazione #aporteaperte oggi alle Officine Farneto.
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