Pd, contrordine, compagni! Manifestazione anti-governo rinviata per il derby
Il Partito Democratico cede al calcio e posticipa la protesta contro "il governo dell'odio" al giorno successivo
Alla fine, tra Pd e calcio, ha vinto il secondo.
Già, perché la "manifestazione contro il governo dell'odio" indetta dal partito democratico per sabato 29 settembre ha incontrato sulla sua strada un ostacolo non da poco, ovvero la concomitanza con il derby Roma-Lazio in programma quello stesso giorno. Ed è stato quest'ultimo a spuntarla.
Un match, quello che vede scontrarsi le due squadre romane, che non si poteva rinviare neanche di un'ora per questione di diritti "contesi" tra Sky e Dazn, e quindi un bel ginepraio nel quale era andato a cacciarsi il segretario Pd Maurizio Martina.
Dopo qualche riflessione, visti i problemi di ordine pubblico che avrebbe potuto creare una manifestazione di piazza in una giornata in cui le forze dell'ordine erano già impegnate in massa fin dalla mattina con la messa in sicurezza dello stadio e delle zone limitrofe, il Pd ha deciso di posticipare la manifestazione di un giorno, rinviandola a domenica 30 settembre.
Una scelta che, seppur assennata, getta una livida luce sull'organizzazione del Partito Democratico che aveva fissato una mobilitazione di tale portata senza minimamente controllare il calendario degli eventi previsti per la giornata, dal momento che fin almeno da luglio si sapeva che la partita Roma-Lazio sarebbe stata giocata il 29 o il 30 settembre, per poi optare per la prima data.
Una manifestazione che parte già con il piede sbagliato, insomma, e il cui posticipo forzato è stato ampiamente stigmatizzato in rete dagli stessi elettori e simpatizzanti dem.
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