Politica

Pd, Letta prepara la federazione con... E chi ne farà parte. Il progetto

Di Alberto Maggi

Governo, Letta teme che Conte 'faccia il Salvini' con Draghi per risollevare il M5S

"Conte sta facendo un percorso decisivo, determinante, gli faccio un in bocca a lupo, ognuno deve pensare a casa sua". Enrico Letta parla del nuovo Movimento 5 Stelle e manda segnali rassicuranti sull'ex presidente del Consiglio. Dietro queste parole, spiegano dal Pd, c'è tutta la preoccupazione dei vertici Dem che Conte, vista la necessità di recuperare consensi ed evitare altre fughe dal Movimento, possa fare un po' il Salvini del governo giallo-verde, ovvero differenziarsi continuamente rispetto alle decisioni del presidente del Consiglio favorendo così, indirettamente, il Centrodestra. Il timore è concreto ed ecco perché Letta sente il bisogno di uscire pubblicamente per dare il proprio, non richiesto, sostegno al percorso che sta compiendo Conte.

Allo stesso tempo, sempre nel Pd, stanno lavorando a una federazione, che nascerà come esperimento alle Comunali di Milano in appoggio al sindaco uscente Giuseppe Sala. "Quello che faremo è su nostra iniziativa, non perché lo sta facendo il Centrodestra, per costruire un centrosinistra nuovo, più largo, a partire da un grande spazio di partecipazione, le Agorà democratiche. Coinvolgeremo tutti i militanti e non sarà un processo dirigista dall'alto, un assemblaggio di gruppi dirigenti". E' evidente, comunque, che il processo di aggregazione tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi spinge il Partito Democratico a muoversi sullo stesso solco di Lega e Forza Italia.

L'obiettivo, spiegano fonti Dem, è quello di una federazione riformista che poi si allei con il M5S di Conte, esattamente come Salvini e Berlusconi, insieme, poi si alleeranno a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Un processo di aggregazione speculazione, a sinistra come a destra, con i partiti che si preparano alle elezioni del 2023. Anche perché ancora non è chiaro quale sarà la legge elettorale e se il Rosatellum verrà modificato. Nel caso in cui la legge elettorale obbligasse a presentarsi uniti, per non disperdere i voti delle forze minori, la federazione di Letta deve essere pronti per non fare regali al Centrodestra.

Anche perché non è affatto detto che si vada verso il ritorno del proporzionale. Sempre secondo fonti del Pd, nella federazione del Centrosinistra sicuramente faranno parte Azione di Carlo Calenda, che già ha lanciato l'idea giorni fa, Italia Viva di Matteo Renzi, probabilmente +Europa e i Verdi. A sinistra, potrebbero essere della partita solo Articolo 1/Mpd del ministro Roberto Speranza e di Pierluigi Bersani, ma sicuramente non Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni.