Politica
Pd, Martina: alternativa andando oltre i confini del partito
Pd, l’11 novembre l’assemblea nazionale. Martina 'lancia' il congresso
"Credo che il nostro congresso sia un'occasione per farevalere ciò che ci manca per sviluppare questa alternativa che muove dal Pd ma che inevitabilmente va oltre di noi". Così il segretario Pd, Maurizio Martina, chiudendo il Forum tematico a Milano. "C'è una disponibilità, lo abbiamo visto a Riace, a Lodi, ieri in piazza del Campidoglio", ha spiegato. "L'alternativa è più grande di noi - ha aggiunto - e possiamo organizzarla; a partire dalle Europee, poi la formula la troviamo. Qualcosa avanza, qualcosa può essere spostato oltre il confine che rappresentiamo".
Pd, l’11 novembre l’assemblea nazionale. Martina 'lancia' il congresso
"Con questo Forum si completa il mandato che ho ricevuto con l’assemblea nazionale del luglio scorso. Penso che sia giusto chiedere alla presidenza di questo partito di riconvocare l’assemblea nazionale in tempi rapidi: una data buona potrebbe essere quella dell’11 novembre per essere conseguenti alla nuova fase che si deve aprire". Con queste parole, preannunciando dimissioni a breve, il segretario nazionale del Pd, Maurizio Martina dal palco del Forum per l’Italia a Milano. È l’inizio della procedura che porterà al congresso con primarie che, molto probabilmente, si terranno entro metà febbraio. "Il nostro congresso può essere l’occasione per fare una parte del lavoro che ci manca, per sviluppare fino in fondo un’alternativa che muove dal Pd ma che deve andare oltre. L’abbiamo visto a Lodi, a Riace e ieri in Campidoglio - ha aggiunto -. Il congresso può aiutarci ma dipende da come lo facciamo. Il tema non è lo strumento, ma come lo viviamo. Non dobbiamo temere il confronto. Il confronto tra noi è lo strumento dell’unità, noi non siamo uniti quando non ci confrontiamo. Possono essere uno strumento anche le primarie, pur con i suoi limiti, ma è un grande fatto politico, un pezzo della risposta - ha detto ancora Martina -. Questo partito ha energie formidabili, è un bene per l’Italia, le energie che ci sono qui dentro sono fondamentali per l’alternativa".
Al Forum programmatico di Milano Martina ha tracciato un bilancio. "Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto in questi anni: ma proprio perché lo sono, sono il primo ad essere irrequieto per le risposte mancate e gli errori commessi. Per questo non ho altra via e non penso che ce ne sia un’altra per organizzare un riscatto, se non mettere in discussione tutto: sapere che hai patrimonio ma anche costruire un orizzonte nuovo".
La manovra economica del governo, spiega il segretario Pd, "è una manovra da ladri di futuro perché compromette giovani e donne di questo Paese: c’è una gigantesca questione generazionale. È una manovra che ipoteca il nostro destino. E quando cresce il debito diminuisce la libertà. Cari Di Maio e Salvini dovreste rispondere di questo: di aver fatto debito per una spesa iniqua e improduttiva che diminuisce libertà. Non si governa un grande Paese con l’ossessione del nemico, ma con quella della mediazione e dell’ascolto. Invece abbiamo di fronte scelte ingiuste e pericolose", ha proseguito. Con quello che il governo "rischiamo di tornare in recessione e bruciare i sacrifici degli italiani, non quelli di questo o quel governo o di qualche ministro - ha sottolineato il segretario - In sole due settimane hanno bruciato l’intero valore dell’Imu prima casa".