Politica
Pensioni, niente aumento dell'età per uscire dal lavoro nel 2027. E la prova è scritta nel Def
La Lega vince la battaglia con l'ok di Palazzo Chigi. Inside

Pensioni, entro fine anno intervento del Mef
Il caos dei dazi e il viaggio negli Usa della premier Giorgia Meloni ha nascosto un tema che interessa centinaia di migliaia di persone. Anzi, potenzialmente milioni di lavoratrici e di lavoratori. Come noto, lo sorso anno la speranza di vita è crescita nuovamente aprendo la strada all'aumento dell'età pensionabile nel 2027. In pratica, senza interventi da parte del governo o del Parlamento, per il ritiro dal lavoro tra due anni saranno necessari 67 anni e tre mesi di età o almeno 43 anni e un mese di contributi se uomo e 42 anni e 1 mese se donna, oltre alla finestra mobile (tre mesi per la pensione anticipata).
A gennaio la polemica era scoppiata perché l'Inps aveva modificato gli applicativi in vista dell'aumento ma se pure c'era una previsione di aumento non erano ancora stati pubblicati i dati sul 2024. Il dato Istat e l'aumento automatico dell'età pensionabile avevano innescato immediatamente la polemica. La Cgil ha subito attaccato il governo e anche le opposizioni, in particolare M5S e la parte più di sinistra del Pd, si sono fatte sentire alzando la voce. Immediatamente era intervenuta la Lega con il sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, che ha aveva promesso di bloccare il processo: "Lo sterilizzeremo".
Secondo i dati pubblicati dall'Istat, nel 2023/2024 la speranza di vita a 65 anni è aumentata di sette mesi rispetto al biennio precedente recuperando ampiamente i quattro mesi persi durante la pandemia. Questo significa che secondo la normativa attuale il ministero dell'Economia dovrebbe emanare un decreto entro la fine di quest'anno per far scattare nel 2027 l'aumento di tre mesi dell'età di pensionamento e dei requisiti contributivi necessari alla pensione anticipata.
Se per Fratelli d'Italia e soprattutto Forza Italia, che sulle pensioni ha come principale obiettivo quello di aumentare le minime, non si tratta di una priorità per il Carroccio assolutamente sì- Il ministero del Lavoro, e in particolare il sottosegretario e vicesegretario leghista Durigon, in stretto contatto con il Mef, dove la Lega ha il sottosegretario Federico Freni, oltre ovviamente al ministro Giancarlo Giorgetti, stanno già lavorando per intervenire, probabilmente dopo l'estate, e sterilizzare l'aumento dell'età per andare in pensione.
Matteo Salvini ha fatto una battaglia per anni sul no all'aumento per il ritiro dal lavoro, nessuno dimenticherà Quota 100 del 2028 del governo giallo-verde, e quindi non può assolutamente permettere che accada una cosa del genere. Per la Lega è un fatto di principio e di giustizia sociale, prima ancora che politico. E quindi il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture sarebbe già intervento con il collega titolare dell'Economia, Giorgetti, assicurandosi che il Mef interverrà entro fine anno. A Palazzo Chigi, la premier Meloni e il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari sanno perfettamente che su questo punto la Lega non medierà e - spiegano fonti di FdI - non si metteranno di traverso.
Non solo. C'è anche la prova scritta nero su bianco che il governo interverrà come vuol fare la Lega. Quasi nessuno se ne è accorto, ma da un'attenta analisi di Affaritaliani.it del Def, il documento dell'esecutivo che anticipa la Legge di Bilancio per il 2026 approvato da tutti i partiti del Centrodestra, si parla a pagina 56 chiaramente di "meccanismo correttivi delle tendenze demografiche". Ecco la prova che il Mef interverrà certamente per fermare l'aumento dell'età pensionabile dal 2027. E il documento ha avuto anche l'ok della premier e di tutti i ministri di Fratelli d'Italia e di Forza Italia. Capitolo chiuso.
ECCO CHE COSA C'E' SCRITTO NEL DEF