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Pensioni riforma 2023: non sbagliare! Ciò che devi sapere! 2 minuti di lettura
Pensioni riforma 2023: ecco la mappa dei canali di pensionamento nel 2023 alla luce delle soluzioni individuate dalla legge di Bilancio
Anche per la pensione anticipata non vi sono modifiche, ricordando come per effetto del D.L. n. 4/2019 se ne sono sterilizzati gli adeguamenti all’eventuale incremento della speranza di vita fino al 2026. Si può allora accedere a tale canale indipendentemente da qualsiasi requisito di tipo anagrafico se si sia raggiunta una anzianità contributiva 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Nella pensione anticipata si applica però, la finestra mobile trimestrale. Per i lavoratori precoci, vale a dire coloro che abbiano almeno 12 mesi di attività lavorativa prima dei 19 anni, appartenenti a particolari categorie (disoccupati, invalidi civili, caregiver e lavoratori addetti a mansioni gravose) è possibile accedere al pensionamento anticipato con 41 anni di contributi, con una finestra trimestrale.
Il disegno di legge di Bilancio introduce un nuovo canale definito di pensionamento flessibile per il solo 2023 che si articola nella combinazione di un requisito anagrafico di 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 41 anni. Va sottolineato che l’eventuale diritto conseguito entro il 31 dicembre 2023 può essere esercitato anche successivamente. E’ da evidenziarsi come tale meccanismo è già previsto per quota 100 e 102 per cui si può accedere quindi anche il prossimo anno a condizione che si siano raggiunti i rispettivi requisiti (62 anni e 38 di contributi e 64 anni e 38 di contributi) entro il 31 dicembre 2021 e 31 dicembre 2022.