Politica
Piano Meloni: il partito conservatore. Asse con Marina Berlusconi, ma...
Di Alberto Maggi
Fino alle Europee Cdx avanti con le 3 gambe, poi... Inside
D'altronde il sogno del partito repubblicano è stato evocato più volte negli anni dallo stesso Berlusconi. Un bipolarismo all'americana, destra e sinistra e il resto briciole. Per arrivare a questo risultato, però, visto che i numeri sono dalla parte di Fratelli d'Italia e della premier, bisogna superare i dubbi e le incertezze della Lega. Matteo Salvini difficilmente accetterà di sciogliere il Carroccio in un grande contenitore dove inevitabilmente la leader sarà Meloni.
Ma a favore della presidente del Consiglio gioca il quadro internazionale e soprattutto europeo. La svolta post-elezioni, come ha detto proprio Berlusconi prima di morire, è quella di rompere l'asse tra il Partito Popolare e i Socialisti arrivando a una maggioranza tra PPE e Conservatori. E questo elemento gioca a favore del progetto meloniano ma taglia fuori la Lega, visto che Antonio Tajani, incontrando il leader del PPE Manfred Weber, ha escluso categoricamente alleanze con Identità e Democrazia, il gruppo europeo del quale fa parte il Carroccio e che finora è stato di fatto isolato a Strasburgo, vista soprattutto la presenza all'interno di ID dell'ultra destra tedesca di Afd.
La Lega però ha già avviato un processo in vista delle Europee per cercare di creare un nuovo gruppo che possa rientrare nella nuova, eventuale, maggioranza, che mandi la sinistra europea all'opposizione. Insomma, un cantiere, un percorso non facile da percorrere ma la strada è quella del grande partito conservatore che al proprio interno abbia più anime. Su questo fronte Meloni può contare sul pieno sostegno di Marina Berlusconi, che non ha alcuna intenzione di entrare direttamente in politica ma che si sente garantita da Meloni a Palazzo Chigi (come accadde con il padre negli Anni '80 con Bettino Craxi).