Politica
Piero Angela stronca Grillo: dal passato verità inattese sul capo del M5s
Nell'autobiografia "Il mio lungo viaggio", Piero Angela racconta il suo incontro con Grillo, svelando particolari scomodi
Piero Angela è senz'altro uno dei volti più amati della TV italiana, e la sua autobiografia Il mio lungo viaggio, che celebra il giro di boa dei quasi novant'anni di età, è una piacevole corsa in ottovolante che ripercorre la vita del più grande divulgatore italiano di tutti i tempi e anche un pezzo di storia del nostro Paese. Poteva dunque mancare Beppe Grillo in questa galleria di volti e di eventi tracciata dallo storico conduttore di Superquark? Il Giornale, attraverso la colorita e sulfurea penna di Massimiliano Parente, riporta un aneddoto raccontato dallo stesso Angela riguardo al capo politico del M5s. E l'aneddoto non è affatto lusinghiero.
"Non so cosa ne pensi nonno Piero [Angela]", scrive Massimiliano Parente, "del Movimento Cinque Stelle, ma adesso so cosa pensa di Beppe Grillo. Infatti vent'anni fa propose a Grillo una serie tv dove i suoi temi ecologici fossero divulgati ma verificati scientificamente, e Grillo rifiutò". E nell'autobiografia, Piero Angela commenta: «Forse temeva che la verifica scientifica avrebbe smorzato l'effetto teatrale delle sue argomentazioni».
Massimiliano Parente va oltre aggiungendo: "In sostanza Grillo è un cialtrone che non accetta contro-argomentazioni serie. Non è cambiato molto dall'epoca. D'altra parte nonno Piero ha fondato il Cicap (il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), ha smascherato chiromanti e stregoni, veggenti e guaritori, figuriamoci se non smascherava Grillo".
Non tutti sanno che, nel 2006, Piero Angela fu pesantemente preso di mira da Grillo in un post sul blog, dal titolo "Le SuperBalle di SuperQuark", in cui il genovese attaccava il divulgatore della Rai e il figlio Alberto accusandoli di non essere informati e denigrando il secondo per il suo "mulinare di arti" con cui spiegava anche ai non udenti... Con una classe che Grillo può soltanto sognarsi, nella sua autobiografia Piero Angela gli ha quindi reso la pariglia.
E le parole del giornalista non sono un bel biglietto da visita né delle credenziali eclatanti per l'ex comico che da anni si permette di dare patenti di "verità" a tutti coloro che incontra sul suo cammino. E senz'altro, la testimonianza di Piero Angela va a integrare tutto ciò che è già stato scritto sul fatto che il M5s si fonda perlopiù su apparenti "verità" basate molto spesso su fake news e bufale conclamate.
E il pensiero che Grillo vi abbia poi costruito sopra un movimento finito nelle istituzioni non può che risultare perlomeno inquietante.