Politica

Elezioni regionali, amministrative e referendum. Il 2025 un anno di campagna elettorale permanente

Per il governo due temi: economia e scenario geopolitico

di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista

Il 2025 sarà certamente un anno politicamente molto vivace, destinato con tutta probabilità a riservarci anche qualche sorpresa


Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per la politica italiana, con diversi appuntamenti e sfide davvero significative. Vi saranno, infatti, molti appuntamenti elettorali. Le elezioni amministrative interesseranno numerosi comuni italiani, inclusi alcuni capoluoghi di provincia e qualche grande città.

Le amministrazioni locali saranno chiamate a rinnovarsi, con l’elezione diretta di sindaci e consigli comunali. Sarà, come sempre, un’occasione per valutare il consenso dei partiti a livello locale e la fiducia dei cittadini verso la classe politica in generale, con inevitabili riflessi sugli equilibri nazionali. C’è già una data sicura al riguardo: nella regione Trentino-Alto Adige, la Giunta regionale ha proposto di fissare le elezioni comunali per il 4 maggio 2025, con eventuali ballottaggi il 18 maggio.

Poi, è prevista un’importante tornata di elezioni regionali. Nello specifico, le Regioni italiane che saranno coinvolte nelle elezioni del 2025 sono: Campania, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Valle d’Aosta. Sulla data esatta non sappiamo ancora: queste elezioni sono in programma per l’autunno 2025 e il governo sta valutando l’ipotesi di un “election day” unico per tutte le Regioni coinvolte, al fine di ottimizzare le risorse e facilitare la partecipazione elettorale.

Infine, pur non essendo stati ancora confermati, potrebbero essere indetti dei referendum su temi di interesse nazionale. Il più importante, per rilevanza politico-sociale, potrebbe essere il referendum volto a modificare le attuali leggi sulla cittadinanza in Italia.

Una simile concentrazione di appuntamenti elettorali farà del 2025 un anno di campagna elettorale permanente, con un grande attivismo comunicativo di partiti e leader, ognuno orientato a rafforzare la propria visibilità e il proprio consenso.

Sul piano dell’azione di governo, rimarranno da affrontare due grandi tematiche. La prima è quella economica. L'economia italiana dovrà confrontarsi con le sfide legate all'inflazione e al rallentamento economico globale. Le politiche economiche attuate (o non attuate) dal governo saranno cruciali per sostenere (o non sostenere) la crescita e l'occupazione.

La seconda concerne lo scenario geopolitico. La politica estera italiana dovrà continuare a gestire le crisi internazionali, come il conflitto in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente. La nostra diplomazia sarà chiamata a giocare un ruolo di primo piano nel promuovere la pace e la stabilità, con la possibilità di consolidare l’immagine e il prestigio dell’Italia nel mondo.

In tutto ciò, le forze di maggioranza dovranno dimostrare la loro capacità di occuparsi dei grandi problemi nazionali e internazionali, mantenendo la stabilità politica e il consenso elettorale. Le forze di opposizione avranno invece l'opportunità di capitalizzare su eventuali difficoltà del governo, proponendo alternative credibili e costruendo alleanze strategiche in vista delle prossime elezioni politiche.

In conclusione, il 2025 sarà certamente un anno politicamente molto vivace, destinato con tutta probabilità a riservarci anche qualche sorpresa.