Politica

Primarie Pd, Sala: "Zingaretti non è il nuovo. E Renzi prima o poi lascerà"

"Il Pd in questa fase è troppo lento", spiega il sindaco di Milano che sul suo futuro dice: "E' una pagina ancora bianca"

Alle primarie del Pd, che il 3 marzo prossimo designeranno il nuovo segretario del partito, il sindaco di Milano Giuseppe Sala non votera'. Lo ha ribadito in una intervista al Corriere della Sera nella quale ha rilasciato un commento sui principali candidati alle primarie. Zingaretti? "Niente voti perche' significherebbe un endorsement - dice -. Zingaretti ha la genuina volonta' di lavorare non da solo, di considerarsi potenzialmente un segretario in grado di pensare solo al Pd e di raccogliere contributi. Viene accusato di essere il vecchio, certamente nuovo non e'. Bisogna capire se avra' la forza di cambiare". Martina?

"A Martina mi lega grande amicizia e grande stima. E una persona per bene che lavora tantissimo. Se ha fatto questa scelta vuol dire che ci ha pensato molto bene. Confesso che ero un po' scettico. Lui mi ha spiegato i motivi, non voglio giudicare". Ascani-Giachetti? "Ascani mi ha chiamato per dirmi che esiste uno spazio politico di rappresentanza. Non lo so. Temo che faranno fatica a trovare una formula che li differenzi".

Poi l'intervistatore chiede dell'ex segretario Matteo Renzi. Cosa fara' in tutto questo? "Prima o poi uscira' dal Pd - replica Sala - . Non e' facile restare in un partito se sei mal sopportato. La mia perplessita' su Renzi e' sempre la stessa: non aver mai creduto nella pluralita'. Siamo in epoca di proporzionale. Senza capacita' di allargare e trovare un consenso non sei un valore". 

Sala poi lamenta che il governo ignora Milano: "Conte e Di Maio - afferma -non si sono mai fatti vivi. Se sei a capo di un Paese che ha qualche problema di reputazione all'estero, perche' non valorizzare una citta' che brilla nel mondo?". Sala esprime anche il suo giudizio sulla manovra: "E' contro i Comuni. Salvini dice che non l'ho capita, ma confonde le cifre. Ai Comuni manchera' un miliardo". 

Sala parla poi dei Cinque stelle: "A differenza della Lega all'interno dei Cinque Stelle - osserva -c'e' un'anima sociale piu' accentuata. Che si possa governare insieme e' tutt'altra cosa. Continuo a pensare che sia stato arrogante andare sull'Aventino durante la formazione del governo. Non dico che siano meglio i Cinque Stelle, dico che i Cinque Stelle avrebbero avuto piu' bisogno di noi che della Lega perche' per certe cose siamo piu' vicini". Infine, il sindaco di Milano parla del suo futuro e sulla possibilita' di una sua candidatura nazionale precisa: "Non ho un percorso politico tracciato. Le pagine della mia agenda sono bianche. Vedremo".