Politica

Primo via libera al Rosatellum 2.0. Regge l'asse Pd, Fi, Alfano e Lega

Primo via libera al Rosatellum 2.0. Regge l'asse Pd, Fi, Alfano e Lega. Da martedì arriva in aula alla Camera

Primo via libera al Rosatellum 2.0. La commissione Affari costituzionali della Camera ha votato il mandato al relatore Emanuele Fiano a riferire in aula, dove il testo della nuova legge elettorale approderà martedì 10 ottobre alle 15. La scheda elettorale è stata cambiata: è stata inserita una legenda che spiega come funziona il voto (alcuni lo hanno chiamato 'istruzioni per l'uso'). Resta sospeso e rinviato in Aula il tema del voto per gli studenti e lavoratori fuorisede in Italia.

In commissione hanno votato a favore Pd, Forza Italia, Lega, Ap, Ala, Direzione Italia, Scelta civica, Civici e innovatori. Contrari M5s, Fratelli d'Italia, Sinistra italiana, Mdp, Alternativa libera.

"Via libera in Commissione alla legge elettorale, ora Parlamento sia responsabile", afferma il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato (da cui ha preso il nome il testo). "Possiamo restituire ai cittadini il potere di scelta e uno stretto rapporto con gli eletti attraverso i collegi uninominali e le liste molto piccole di quelli plurinominali", ha commentato Emanuele Fiano, (Pd), relatore del testo di riforma della legge elettorale.

Ecco il Rosatellum-bis, il nuovo testo della legge ELETTORALE licenziato dalla commissione Affari costituzionali della Camera grazie al patto a quattro Pd-Ap-Fi-Lega. MIX PROPORZIONALE-UNINOMINALE Si tratta di un Mattarellum profondamente corretto con una forte impronta proporzionale che prevede la suddivisione in collegi uninominali (36%) e collegi plurinominali (64%), senza premio di maggioranza. In pratica, un sistema ELETTORALE misto, con un turno unico, in cui l'assegnazione di 231 seggi alla Camera e di 109 seggi al Senato e' effettuata in collegi uninominali con formula maggioritaria, in cui vince il candidato piu' votato. L'assegnazione dei restanti seggi avviene con metodo proporzionale, nell'ambito di collegi plurinominali. Le circoscrizioni sono 20 per il Senato, una per ogni regione, e 28 per la Camera. Il numero dei collegi sara' di circa 65. Tocchera' al governo definirli con una delega. LA SCHEDA CON ISTRUZIONI DI VOTO E TAGLIANO ANTI-FRODE La scheda ELETTORALE sara' unica e conterra' le istruzioni per informare gli elettori su come verra' distribuito il voto. Non c'e' possibilita' di voto disgiunto. La scheda sara' dotata di apposito tagliando rimovibile con un numero progressivo anti-frode per evitare scambi tra schede bianche e schede pre-stampate.

LE COALIZIONI I partiti potranno presentarsi da soli o in coalizione. La coalizione e' unica a livello nazionale per piu' liste. Le dichiarazioni di collegamento devono essere reciproche. I partiti o le coalizioni di liste dovranno depositare, contestualmente al deposito del contrassegno ELETTORALE, il programma con l'indicazione del candidato premier. La soglia di sbarramento sia per la Camera che per il Senato sara' al 3% per le liste singole e al 10% per le coalizioni a livello nazionale. LISTINI E PLURICANDIDATURE Nei collegi plurinominali, dove vale il proporzionale, sono previsti listini molto corti, dai 2 ai 4 candidati massimo. Quanto alle pluricanditarure, saranno possibili ma limitate (massimo 5) nei collegi plurinominali. Nessuno puo' essere candidato in piu' di un collegio uninominale, a pena di nullita'. E' pero' consentita la candidatura dello stesso candidato in un collegio uninominale e nei collegi plurinominali fino a un massimo di cinque.

EQUILIBRIO DI GENERE Viene fissata una quota di genere nella proporzione di 60-40% che al Senato sara' su base regionale accrescendo le chance per le donne di essere inserite in lista. FIRME Saranno esonerati dalla raccolte delle firme necessarie per presentarsi alle elezioni i gruppi parlamentari che si sono costituiti prima del 15 aprile 2017. Dimezzato il numero delle firme (ne basteranno circa 750) per i partiti fuori dal parlamento o di nuova formazione che non hanno un proprio gruppo parlamentare. La deroga sara' valida solo per le prossime politiche.

AUTENTICATORI/CERTIFICATORI Per le prossime elezioni anche gli avvocati abilitati al patrocinio in Cassazione potranno autenticare le firme per la presentazione delle liste elettorali. NORME DI TRASPARENZA Vengono inserite nel Rosatellum bis le norme di trasparenza che prevedono che i partiti, i movimenti e gruppi politici organizzati che si presentano alle elezioni abbiamo uno Statuto. Chi ne sara' sprovvisto (come nel caso M5S) potra' presentare liste elettorali solo indicando elementi minimi di trasparenza, come il legale rappresentante, il titolare del contrassegno, gli organi del partito, la composizione e le funzioni. Tutto sara' pubblicato online dal sito del ministero dell'Interno, insieme al programma ELETTORALE, al nome del capo della forza politica e alle liste presentate.