Politica

Puglia, tutti i dubbi leghisti su Fitto. E dopo il 26 colpo di scena? Inside

Alberto Maggi

Il Carroccio tace ma dietro le quinte lavora a un suo candidato

Michele Emiliano ha vinto con più del 70% le primarie del Centrosinistra e oggi il Governatore uscente della Regione Puglia è ufficialmente il candidato alle elezioni regionali di primavera. Nel Centrodestra, invece, è ancora tutto fermo. Formalmente, stando agli accordi siglati con l'elezione di Raffaele Volpi alla guida del Copasir e con il vertice tra i leader di Arcore qualche settimana prima di Natale, la Puglia spetta a Fratelli d'Italia dove Giorgia Meloni ha avanzato ormai da circa un mese il nome dell'europarlamentare Raffaele Fitto, già presidente della Regione dal 2000 al 2005.

Ma se Forza Italia e Silvio Berlusconi hanno dato il loro ok (dimenticando le liti del passato), anche perché così si tengono stretti Stefano Caldoro in Campania, dalla Lega non è arrivato il tanto agognato via libera. Il segretario regionale Luigi D'Eramo parla solo attraverso comunicati in cui la parola d'ordine è una sola:  "rinnovamento" per sconfiggere la sinistra ed Emiliano. E già così qualche dubbio, più di uno, è sorto.

Matteo Salvini, impegnato anima e corpo nella sfida elettorale del 26 gennaio in Emilia Romagna (in Calabria la vittoria del Centrodestra che candida Jole Santelli sembra molto vicina), ha congelato il capitolo Puglia. Tutto fermo, ufficialmente, anche se dietro le quinte i leghisti pugliesi continuano a lavorare ad alternative. Una cosa è certa, dopo il 26 gennaio, comunque vada il duello tra Borgonzoni e Bonaccini, i leader di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia dovranno risedersi al tavolo e definire le candidature per le Amministrative (Comunali e non solo Regionali).

Quindi per il Carroccio nulla è ancora chiuso. Nemmeno Stefano Caldoro in Campania e Francesco Acquaroli (FdI) nelle Marche. Ok solo ai due uscenti, ovvero Giovanni Toti in Liguaria e Luca Zaia in Veneto. Tornando alla Puglia, chi conosce bene le stanze del potere di Via Bellerio assicura che i dubbi su Fitto non siano legati agli ex fittiani confluiti nel Carroccio, Nuccio Altieri e Roberto Marti in testa, come sostengono in Fratelli d'Italia, bensì che sia proprio la base leghista (e non solo) a chiedere un rinnovamento (ecco una chiave di lettura dei comunicati di D'Eramo) proprio dal nome del candidato e a non ripresentare volti del passato, anche se stimati e rispettati.

Ecco perché - versione leghista - Salvini avrebbe deciso di congelare tutto e di imporre il silenzio ai suoi colonelli pugliesi con il proposito di aprire il capitolo Puglia dal 27 gennaio in avanti evitando oggi di creare tensioni con gli alleati alla vigilia del voto decisivo in Emilia e del caso Gregoretti al Senato. La via del silenzio non impedisce però alla macchina leghista di procedere, tanto che - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - il Carroccio avrebbe già pronta una rosa di tre candidati per sfidare Emiliano.

Uno è lo stesso Altieri, un altro è un imprenditore di medio livello mentre sulla terza figura il velo di mistero è totale. Non solo. Potrebbe anche esserci una donna in corsa, anche se il condizionale in questo caso è d'obbligo. E c'è perfino chi assicura che se Salvini chiedesse a Massimo Casanova, proprietario del Papeete Beach, di scendere in campo (lui ha sempre affermato di non essere interessato e di voler fare altro), l'eurodeputato eletto nella circoscrizione meridionale il 26 maggio 2019 non potrebbe dire di no al Capitano.

Un'altra cosa sembra certa: nessuno scambio con la Campania a Fratelli d'Italia e la Puglia alla Lega, con Forza Italia che perderebbe una Regione. Anche se, tra silenzi congelati e scarni comunicati ufficiali, dal 27 gennaio in poi si riaprirà il capitolo Regionali di primavera nel Centrodestra. E tutto potrebbe cambiare rispetto allo schema attuale. La Lega non vuole rompere la coalizione, ma è molto, molto, molto dubbiosa sul dare l'ok alla candidatura di Fitto.