Politica
Quartapelle e la "vodka di Silvio": le interrogazioni inutili del Pd
Il tweet di Lia Quartapelle, deputata Pd, sulla "vodka di Berlusconi che viola le sanzioni"
La carriera politica è classica dell’andazzo radical chic che ha preso il Pd ormai da decenni e cioè approdo naturale nel partito della ztl e delle tartine al salmone, femminismo rosso, battaglie a favore appunto dell’Africa derelitta e povera ma soprattutto rilevante è il matrimonio, nonostante i 40 anni di differenza, contratto a Milano nel luglio 2022 con Claudio Martelli, Maître à penser, del socialismo craxiano, Deputato e Ministro dei tempi belli pre tangentopoli, quelli della Milano da bere.
Fatto questo breve excursus veniamo alla recente minaccia di Lia e cioè quella di fare una interrogazione parlamentosa per sapere se l’invio di vodka a Silvio Berlusconi da parte del terribile Zar di Tutte le Russie Vladimir Vladimirovič Putin violi veramente le sanzioni europee come gli allocchi di Bruxelles hanno paventato. E soprattutto cosa intenda fare il nuovo governo di fronte alla provocazione alcolica. Siamo certi che Arcore sarà tosto circondata dalla polizia in tenuta anti-sommossa e soprattutto con cani molecolari specializzati in vodka ed affini.
Insomma, quando ho letto la notizia ho pensato sinceramente ad uno scherzo satirico di Lercio, ma poi ho visto che purtroppo era vera. Cioè, una deputata del nuovo Parlamento italiano, come primo atto della sua legislatura impegna soldi e risorse per una cosa del genere? Ebbene, purtroppo la risposta è sì. E questo rappresenta plasticamente il grado di desolazione a cui è costretta la suprema magistratura politica italiana, cioè a chiedere se Putin possa fare un regalo a Berlusconi e se quest’ultimo sia autorizzato a bere il frutto distillato della vite, prodotto per cui, tra l’altro, la Russia è famosa nel mondo.
Ma la Quartapelle non c’ha veramente altro da fare? E Claudio Martelli che comunque nel bene e nel male ha un passato da difendere non è un pizzichino in imbarazzo per lo sputtanamento, con licenza parlando si intende, che coinvolge necessariamente anche il suo pregiato cognome?