Politica
Quirinale, a casa Conte il vertice del Csx: “Aspettiamo Cdx per nome comune"
La triade Conte-Letta-Speranza si è riunita per provare a sciogliere i "nodi" legati alla proposta del centrosinistra sul candidato al Quirinale
A scandagliare deputati e senatori, infatti, il timore di dover rinunciare agli ultimi scampoli di mandato parlamentare è più forte di qualsiasi considerazione e si è fin qui rilevato determinante nel respingere le avance degli "scoiattoli", come ormai vengono definiti gli emissari di chi cerca di rimpinguare il proprio pacchetto di voti. Per questa ragione, Letta continua a fare appello per un "patto di legislatura". Da un punto di vista meramente strategico, al segretario dem farebbe comodo andare a elezioni e ridisegnare i gruppi parlamentari dem a sua immagine e somiglianza.
Ma sa bene che si tratterebbe di una marcia sulle macerie di un Paese segnato dalla crisi sanitaria ed economica. Allora, è l'avviso di Letta, occorre mettere in sicurezza l'azione del governo, almeno su tre priorità. Arrivare alla chiusura dell'emergenza pandemica, portare avanti la gestione del Pnrr, affrontare le sfide europee ma anche le riforme, come la legge elettorale è quella dei regolamenti Parlamentari. In particolare contro il trasformismo.
È anche per questa ragione che, quali che siano saranno gli scenari, l'obiettivo del Pd rimane quello di salvaguardare la personalità di Mario Draghi. È il premier l'altro nome in campo per il Colle. La strada che porta alla sua candidatura, però, è tutt'altro che spianata. Nel Movimento 5 Stelle resta la linea per la continuità dell'attuale governo, confermano fonti pentastellate sottolineando che dal vertice di stamattina non si sono fatti nomi per "lasciare aperte tutte le opzioni".
Fondamentale è restare compatti anche perché nessuno ha la maggioranza, è il ragionamento che viene fatto. Dubbi sulla eventuale candidatura del premier, però, attraversano i gruppi parlamentari. Anche del Partito Democratico, senza distinzioni di corrente. Nella riunione congiunta fra direzione e gruppi parlamentari di sabato scorso, in molti hanno sottolineato la necessità di garantire la prosecuzione dell'azione di governo, con Draghi in plancia di comando.
Tuttavia, che qualcosa si stia muovendo anche fra i dem è un dato che sembra confermato dalle parole del ministro Andrea Orlando: Draghi "è una delle carte fondamentali" e "la nostra preoccupazione deve essere quella di non bruciarla", spiega Orlando. Una linea esplicitata anche dal segretario dem che, poco dopo il vertice, spiega che "la protezione di Draghi deve essere l'obiettivo di tutte le forze politiche. È la risorsa fondamentale del paese e ci fa da scudo rispetto alle nostre debolezze. Di qui la necessità di fare tutto quello che è necessario per non sbagliare i prossimi passaggi. Non ce lo possiamo permettere".
Quirinale, Conte vede Di Maio alla Farnesina per un'ora
Incontro durato oltre un'ora alla Farnesina tra il presidente del M5S Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri, nonché ex capo politico del Movimento, Luigi Di Maio. Colloquio che, autorevoli fonti pentastellate, raccontano all'Adnkronos essere stato sereno e distensivo. Conte è arrivato alla Farnesina dopo il vertice con Enrico Letta e Roberto Speranza, con il nodo del nome del candidato Presidente della Repubblica ancora da sciogliere.
Durante l'incontro il ministro Di Maio ha ribadito più volte che ''il Movimento deve rimanere compatto, dimostrando centralità''. Conte e Di Maio hanno fatto un'attenta analisi della situazione politica, sia dentro il Movimento che fuori, guardando anche a ciò che succede nella galassia del centro destra. Per Di Maio è necessario garantire il proseguo della legislatura per evitare DI bloccare il Paese.
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