Politica
Rai/ Diaconale (cda): abbassare il costo del canone
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Quando ci saranno i nuovi organigrammi della Rai? Cambieranno i direttori di rete e dei telegiornali? Affaritaliani.it lo ha chiesto ad Arturo Diaconale, consigliere del cda della televisione pubblica. "Credo che sia una domanda prematura, a cui non sono in grado e nemmeno posso dare una risposta. Prima di poter cambiare bisogna conoscere, credo che ci sarà una fase di conoscenza e poi, successivamente ed eventualmente, si procederà a nomine e cambiamenti". Il prossimo anno? "Non so dare una tempistica. Ci vuole il tempo necessario per capire lo stato dell'azienda e per capire la situazione e anche le strategie che il nuovo direttore generale e il nuovo consiglio di amministrazione vorranno portare avanti".
"Sul canone Rai si deve lavorare per trovare delle formule che riducano la spesa degli italiani. Io sono un liberale e sono sempre contrario alle tasse, o alle tariffe o ai canoni eccessivi". Lo afferma ad Affaritaliani.it Arturo Diaconale, consigliere del cda della televisione pubblica. "Bisogna trovare una formula giusta che consenta di assicurare al servizio pubblico le risorse necessarie per andare avanti ma, al tempo stesso, ma che riduca l'impatto sugli italiani. C'è poi un problema di elusione ed evasione che dovrà essere affrontato e risolto e ritengo che se lo si affronta e lo si risolve in qualche modo si possono anche abbassare le tariffe".
E la proposta di far pagare il canone Rai con la bolletta del gas o della luce? "Mi convince a condizione che ci siano delle garanzie, perché non si può pensare che attraverso questo sistema si possa sovraccaricare gli italiani di più tasse. Il rischio che si corre attraverso la bolletta del telefono o del gas è che chiunque abbia un secondo appartamento intestato, e che non viene utilizzato, paghi il canone due o tre volte. E questo non sarebbe assolutamente né giusto né accettabile. Se si trova una formula che per ogni nucleo familiare c'è un solo canone, a prescindere dalle articolazioni che il nucleo stesso può avere come immobili, si può perseguire quell'obiettivo". Insomma, pagare tutti e pagare meno... "Sì. Soprattutto pagare meno. E soprattutto fare in modo che il canone Rai non sia più percepito dagli italiani come una tassa insostenibile o scarsamente accettata".
Lei conferma che non rinuncerà alla sua pensione pur facendo parte del consiglio della Rai? "Certo, assolutamente. Non potrei rinunciare alla pensione perché è il frutto del lavoro e dei versamenti. Non è un regalo fatto da nessuno ma è il frutto del lavoro che ho fatto in 40 anni di professione. E' una questione che si pone nemmeno", chiarisce ad Affaritaliani.it Arturo Diaconale, consigliere del cda della televisione pubblica. "Ribadisco che è anticostituzionale l'ipotesi stessa di prevedere che ruoli e compiti che prevedono responsabilità civili e penali non abbiano retribuzioni.