Rai, Salini papabile ad: un altro renziano alla guida del servizio pubblico?
Fabrizio Salini è direttore della società Stand by Me, vicinissima al "giglio magico" e fondata dall'ex consulente del governo Renzi Simona Ercolani
Fabrizio Salini nuovo ad della Rai del cambiamento? Sembrerebbe proprio l'ex manager con un glorioso passato Sky, Fox e La7 il candidato più quotato per ricoprire la prestigiosa carica nel servizio pubblico.
Un passato glorioso, nel quale spicca anche la direzione generale della Stand by me, fondata da Simona Ercolani, produttrice televisiva di successo moglie del giornalista Fabrizio Rondolino. Già, proprio loro, la premiata ditta Ercolani-Rondolino, ovvero la coppia di turborenziani folgorati sulla via della Leopolda, che tanto si sono spesi per la propaganda politica dell'ex premier ed ex segretario Pd.
La Stand by Me in particolare, è proprietaria del brand "In cammino", ovvero la versione italiana di En Marche di Emmanuel Macron che doveva rappresentare il rilancio dell'immagine di Matteo Renzi dopo la sconfitta referendaria e le dimissioni da presidente del Consiglio.
Quella stessa Stand By Me turborenziana nei cui uffici secondo Today.it in un articolo del gennaio 2017, "si tengono le riunioni segretissime del "giglio magico". Qui una squadra di tecnici dell'immagine provenienti dal mondo della produzione televisiva, con contratti spot, vengono chiamati da colei che tiene in mano il gioco della comunicazione“. Ovvero Simona Ercolani, già consulente del governo Renzi.
Possibile che, dopo il renzianissimo direttore generale Mario Orfeo, la Rai del nuovo corso giallo-verde si appresti ad avere quale amministratore delegato un uomo così vicino ad ambienti di strettissima osservanza "renziana"? Al momento della sua nomina alla presidenza della società, Simona Ercolani dichiarava del resto entusiasta: "Sono particolarmente felice dell’arrivo di Fabrizio a Stand by Me. La sua esperienza, le capacità manageriali e la sua conoscenza del mercato dei media in Italia e all’estero porteranno un fondamentale contributo alla crescita dell’azienda”.
Che sia dunque un colpo di coda inatteso da parte di Matteo Renzi, dunque, la possibile nomina di Salini all'amministrazione della Rai, e una polpetta avvelenata per Matteo Salvini e Luigi Di Maio?