Politica
Renzi attacca Gentiloni sulla nomina Pagliari
Renzi e la bocciatura Pagliari voluta
Come era prevedibile e come era stato previsto dai più accorti tra i commentatori politici tra cui noi di Affari Renzi fin dall’inizio ha avuto un solo vero “nemico” che paradossalmente è il suo Presidente del Consiglio e cioè Gentiloni.
Intendiamoci, niente di personale (almeno finora) ma di politico sì.
Infatti il governo rappresenta un intoppo ai progetti di ritorno immediato o quasi di Renzi perché al di là dei proclami di facciata più dura il governo meno speranze c’ha l’ex premier di tornare in campo.
Prevedibile anche che Renzi stia cercando con una certa insistenza un casus belli che provochi una crisi; aveva in cantiere di dar fuoco alle polveri a settembre prossimo facendosi bocciare un ordine del giorno sul Mattarellum ma pare che i tempi siano stati anticipati.
Infatti ieri l’incidente diplomatico c’è stato e il sospetto è che sia stato fortemente voluto da Renzi.
Da qualche mese è vacante il posto di presidente della Commissione Affari Costituzionali al Senato dopo le dimissioni della Finocchiaro e ieri è stato bocciato il candidato “renziano” Giorgio Pagliari che i voti non ce l’aveva ed eletto quello alfaniano e cioè Salvatore Torrisi.
Renzi era stato avvertito della mancanza dei numeri per eleggere il suo candidato ma ha dato l’ordine di proseguire indefessamente e la conseguenza è stata quasi una crisi di governo con la richiesta del Pd di consultazioni al Quirinale mentre Alfano trasecolava e con Mattarella decideva di espellere il povero Torrisi vittima in realtà di una macchinazione.
Orfini si è precipitato ad attaccare il Presidente del Consiglio provocando di fatto la prima vera rottura con il governo impostato dallo stesso Renzi.
Il tempo passa ma pare che in casa Pd si faccia di tutto pe irritare l’opinione pubblica con giochi e giochini ad uso e consumo del partito mentre l’Italia è all’ultimo posto in Ue per Pil, la crisi in realtà non è mai passata e la gente si volge fiduciosa verso istanze populiste.