Valanga di no alle trivelle: 80%. Ma il referendum è a rischio flop - Affaritaliani.it

Politica

Valanga di no alle trivelle: 80%. Ma il referendum è a rischio flop

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Perché Matteo Renzi ha fissato il referendum anti-trivelle domenica 17 aprile? Ufficialmente la risposta del governo è che l'election day, ovvero l'abbinamento con le Amministrative di giugno non è mai stato fatto, ma basta andare indietro di cinque anni per ricordare come proprio il Partito Democratico, nel 2011, attacco pesantemente il governo Berlusconi per non aver abbinato le elezioni con i referendum abrogativi, facendo così spendere allo Stato 300 milioni di euro in più. Al Nazareno, e a Palazzo Chigi, non hanno la memoria corta e se lo ricordano perfettamente. Il timore, però, è che tenendo lo stesso giorno il referendum ambientalista e le Comunali in città del calibro di Roma, Milano, Torino, Napoli e Bologna (più tantissimi altri comuni medio-piccoli) il quorum si sarebbe potuto raggiungere.

Fonti parlamentari spiegano ad Affaritaliani.it che ci sarebbe già un sondaggio che circola in Transatlantico in base al quale ben l'80% degli italiani sarebbe pronto ad affossare i permessi di trivellare i nostri mari. Peccato però che il tema sia scarsamente conosciuto e quindi il mancato abbinamento alle Amministrative quasi certamente spingerà al voto molto meno della metà degli elettori (le stime si aggirano intorno al 30 per cento). Politicamente la partita è delicata e Renzi temeva la sconfitta, non tanto per il caso trivelle in sé, quanto per le ripercussioni (la famosa onda lunga) sul referendum costituzionale di ottobre (questo non avrà il quorum) e sul quale il presidente del Consiglio ha legato la sua intera vita politica. Già le Comunali potrebbero andare male per il Pd - dicono gli esperti - in più se ci fosse stata anche la "mazzata" delle trivelle per il governo e per il premier la situazione in vista della consultazione sul ddl Boschi sarebbe diventata estremamente pericolosa.