Politica
Renzi vola a Washington da Obama. Appello del presidente Usa per il 'sì'
E Renzi dirà "non votate Trump"
Quando l'ambasciatore Usa in Italia, John Phillips, ha affermato che la vittoria del 'no' al referendum istituzionale sarebbe "un passo indietro per l'Italia" non parlava a titolo personale ma, come ha spiegato ad Affaritaliani.it Edward Luttwak (leggi qui), rappresentava la posizione della Casa Bianca. A conferma di ciò la visita che il presidente del Consiglio farà la settimana prossima negli Stati Uniti. Renzi sarà a Washington dalla sera di lunedì 17 fino a mercoledì 19 ottobre. Martedì 18 alle ore 9 è prevista la cerimonia di accoglienza alla Casa Bianca e l'incontro con il presidente Barack Obama. Conferenza stampa congiunta alle 11 e cena di Stato, sempre alla White House, alle 19. Il giorno dopo, mercoledì 19 ottobre, il premier interverrà alla Johns Hopkins University. Il viaggio nella capitale americana del leader del Pd non è affatto casuale. Certamente con Obama Renzi farà il punto sulla Siria, sui rapporti con la Russia e sull'emergenza migranti ma - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - è probabile che si arrivi ad un endorsement incrociato tra il presidente americano e il premier italiano. Renzi troverà il modo di invitare i tanti italo-americani che voteranno il prossimo 8 novembre per le Presidenziali a non scegliere Donald Trump e a optare quindi per Hillary Clinton, che ha in Obama lo sponsor numero uno. In cambio, il numero uno della White House - confermando le parole dell'ambasciatore John Phillips, darà il suo sostegno al processo di riforme del governo italiano, in primis quella costituzionale, lanciando così un appello a votare sì il prossimo 4 dicembre. Un Obama sorridente che plaude a Renzi e che consiglia agli italiani di dargli fiducia nelle urne, magari con un passaggio in prima serata su tutti i telegiornali, sarebbe per il leader del Pd un'ottima spinta per cercare di recuperare terreno (visti i sondaggi negativi). Insomma, il viaggio a Washington a poche settimane dal referendum non è un fatto casuale e di pura routine.