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Riforma Giustizia, Nordio: sfida ai magistrati: “Non confligge con la Costituzione”

Anno Giudiziario, il Guardasigilli affonda: "Magistratura indipendente, fantasia speculativa”

​​​​​ di Redazione Politica

"La riforma costituzionale in fieri è un dovere assunto verso gli elettori, ma non può, 'per la contraddizione che non consente' confliggere con la Carta fondamentale, che contiene in sé stessa le procedure per la sua modifica". Parola di Carlo Nordio all'Inaugurazione dell'Anno Giudiziario.

Il lungo intervento del ministro nella sede della Cassazione a Roma abbraccia a 360 gradi i problemi della giustizia italiana ma il focus principale è finalizzato a “smontare” gli scioperi già dichiarati per gli “Anni Giudiziari” in via di apertura nei capoluoghi di regione.

"La verità del Signore rimane sempre"

Dice Nordio: “I nostri padri costituenti, ispirati dalla saggezza dell’Ecclesiaste, sapevano che ogni cosa ha il suo tempo, e c è un tempo per ogni cosa. Personalmente, da Cristiano, posso aggiungere che soltanto la Veritas Domini manet in Aeternum. Nondimeno la riforma si presenta, per quanto riguarda l’indipendenza e l’autonomia della magistratura, con una chiarezza cartesiana di rocciosa solidità. Ogni fantasia speculativa su variazioni futuribili è un’arbitraria interpretazione divinatoria".

La promessa: "Il legislatore procederà senza esitazione"

Quindi la conclusione che contiene un messaggio: “Il legislatore procederà senza esitazione, nella fiduciosa ma incondizionata acquiescenza al referendum popolare che suggellerà questo iter complesso. I contenuti della riforma sono ben noti ma ribadisco ancora una volta, , il postulato assoluto dell’indipendenza del pm rispetto al potere esecutivo. Il ruolo del giudice uscirà difeso e rafforzato, senza indebolire l'accusa, attuando in pieno il principio liberale secondo cui la giurisdizione si attua mediante il giusto processo, dove le parti sono in condizioni di parità davanti al giudice terzo e imparziale"

I tempi dei processi

"Questi risultati importantissimi, primo fra tutti i tempi di riduzione dell’arretrato civile sono stati ovviamente possibili anche e soprattutto per l’impegno duraturo ed efficiente della magistratura e del personale amministrativo, cui vanno il riconoscimento e il ringraziamento di tutti noi, e in particolare mio personale - ha continuato Nordio - Naturalmente, restano gli obiettivi ancora da raggiungere nel biennio 2025-2026 per i quali occorre procedere con la medesima determinazione e immutato impegno".

La rata del Pnrr legata alla digitalizzazione del processo penale

Ancora Nordio: “Un tema delicato, oltre agli obiettivi di riduzione dei tempi di trattazione dei procedimenti civili e penali (disposition time), riguarda gli obiettivi in materia di digitalizzazione del processo penale di primo grado, da conseguire entro dicembre di quest’anno per poter ottenere il pagamento della ottava rata del Pnrr . Tale scadenza ha imposto una tempistica obiettivamente ristretta all'introduzione del Processo Penale Telematico in primo grado, soprattutto se paragonata ai ben più lunghi tempi di introduzione del Processo Civile Telematico, la cui evoluzione è stata più graduale e accompagnata da maggiori sperimentazioni, nell’arco di 12 anni a fronte dei 2 del processo penale telematico".

Il caos dell'app processo telematico

Nordio entra nel merito: "Il forte impatto applicativo – innegabile - delle nuove norme, appena entrate in vigore, ha generato problematiche rilevate da numerosi uffici giudiziari, e segnalate con preoccupazione anche dal Consiglio Superiore della Magistratura sono stati perciò adottati dei provvedimenti di sospensione temporanea dell’obbligatorietà delle nuove modalità di deposito telematico degli atti, per consentire la prosecuzione delle tradizionali modalità di deposito cartaceo. Il ministero ha comunque subito attivato le opportune verifiche per riscontrare le problematiche, identificarne le cause e individuare i rimedi, all'interno di una fase iniziale, già prevista, di monitoraggio e assistenza. Confido, e ne abbiamo già avuto esempio, in una fattiva e continua collaborazione tra gli uffici ministeriali e quelli giudiziari".

La carenza di risorse umane

"L’anno scorso si sono svolte in contemporanea le procedure relative a ben 4 concorsi, circostanza sino ad ora assolutamente mai verificatasi, che consentiranno, grazie anche all’ampliamento della pianta organica, l’ingresso in tempi abbastanza rapidi di circa 2.000 nuovi magistrati ordinari. Anche il personale amministrativo è stato coinvolto sul versante della formazione, e ora attendiamo il completamento dell'iter del disegno di legge per la magistratura onoraria del contingente a esaurimento", aggiungendo che "si è già fissato l’obiettivo di mantenere in servizio 6.000 unità di personale Pnrr entro il triennio successivo alla conclusione del Piano stesso".