Politica

Riforme, Grasso boccia Calderoli: "Emendamenti irricevibili". Ira Salvini

Parla di una mole di emendamenti la cui "abnormita' e' oggettiva" e Pietro Grasso spiega in Aula le motivazioni alla base della decisione della presidenza del Senato di cassare in blocco i 75 milioni di emendamenti frutto dell'algoritmo Calderoli arrivati in Aula. "Per rispettare i tempi stabiliti dal calendario dei lavori, la presidenza e' oggettivamente impossibilitata a vagliare nel merito l'abnorme numero di emendamenti, se non al prezzo - ha avvertito Grasso - di creare un precedente che consenta di bloccare i lavori parlamentari per un tempo incalcolabile". "Di conseguenza - ha detto ancora il presidente del Senato - in ragione di tale criterio sostanziale, desumibile dall'art. 55 del Regolamento, considero non 'inammissibili', criterio che infatti e' riferito al merito, ma 'irricevibili' gli stessi emendamenti, fermi restando quelli gia' ricevuti dalla presidenza della commissione Affari costituzionali e ripresentati in assemblea, al netto di quelli ritirati".

Immediate le proteste del Carroccio: "Vengono esclusi una serie di emendamenti a prescindere dal merito, lei esclude gli emendamenti perchè non ha modo di verificarne il merito. Lei sta creano un precedente gravissimo". ha detto il vice presidente della Lega, Raffaele Volpi. Il leader della Lega Matteo Salvini su tutte le furie: "Presidente Grasso, si vergogni".