Politica
Riforme, Renzi aspetta la decisione di Grasso
Luciano Pizzetti, sottosegretario alle Riforme e senatore del Pd, intervistato da Affaritaliani.it, promette che tenterà "fino all'ultimo respiro" di trovare un accordo con la minoranza del Pd sul ddl Boschi, quello sulla riforma costituzionale, che approderà in Senato giovedì.
La minoranza Pd è sul piede di guerra, le opposizioni giudicano una forzatura inaccettabile l'approdo in Senato del ddl senza una discussione in Commissione affari costituzionali. Che cosa replica?
"Abbiamo chiesto che il provvedimento venga discusso in Aula perché rimane questa incertezza sull'emendabilità o meno dell'articolo 2 e di conseguenza ogni intesa politica risulta difficile se non impossibile. In Commissione la presidente Finocchiaro ha dichiarato inammissibili gli emendamenti sull'articolo 2 oltre il comma 5. Ragionare su questo quindi è impossibile”.
Ma l’ultima parola sull’emendabilità dell’articolo 2 ce l’avrà il presidente Grasso…
“Certo, il pronunciamento della Finocchiaro è sub judice visto che a Palazzo Madama il presidente Grasso può dare un parere difforme. Quindi, in questa condizione, l'avvio di uno confronto politico nel Pd o fuori dal Pd risulta complicato. Qualunque sia la decisione di Grasso dovrà essere rispettata. A quel punto si andrebbe avanti con trasparenza e la trattativa politica potrebbe entrare nel vivo e nei dettagli”
Intanto la Lega ha tolto gli emendamenti in Commissione. Come giudica la mossa di Calderoli?
"E' la seconda fase della politica ostruzionistica. Prima ne ha presentati 500mila per impedire i lavori poi li ha tolti quando la presidente della Commissione aveva già dichiarato inemendabile l'articolo 2. Era chiaro che in commissione non c'era la minima possibilità di raggiungere un'intesa. E' l'ennesima furbata per prendere tempo e andare oltra la sessione di bilancio".
In tutto questo, come si inserisce la direzione del Pd convocata da Renzi per lunedì?
"E' un luogo di discussione e darà un orientamento. Renzi ha già detto che non c'è una questione disciplinare ma di responsabilità. Mi auguro che dall'avvio della discussione, del deposito degli emendamenti e dopo la pronunci di Grasso, qualunque essa sia, ci siano le condizioni per cercare un'intesa".
Se non doveste trovarla, il governo Renzi avrebbe comunque i voti per proseguire?
"Consideriamo che ci siano, ma lavorerò fino alla fine per trovare un accordo nel Pd e nella maggioranza e anche oltre. Il tema non è minacciare la minoranza dicendole tanto ci sarebbero i voti di Forza Italia, il problema è trovare un accordo".
La proposta di Tonini la convinceva?
"No, perché anch'essa è una fuga in avanti perché è stata proposta prima della decisione di Grasso. Tutto quello che viene a monte della pronuncia del presidente Senato diventa complicato da farsi".
Su che basi si può trovare un accordo?
"Sul fatto che ci sia una pronuncia diretta dei cittadini nell'individuazione del senatore consigliere regionale. Questo lo si può fare mettendo il principio in Costituzione, extra articolo due, e lo si può attivare con legge ordinaria. L'importante è inserire il principio in Costituzione. Se l'articolo due dovesse essere reso emendabile nelle parti non cambiate, che sono il cuore della riforma, è chiaro che la discussione si riaprirebbe”.
Daniele Riosa (@DanieleRiosa)