Politica

Renzi al Riformista e licenziamenti all'Unità: per Romeo effetto De Benedetti

Di Giuseppe Vatinno

Dopo la nomina di Renzi a direttore de Il Riformista, l'editore Romeo avvia i licenziamenti all'Unità. Un classico per la sinistra

Berlusconi non ha mai licenziato nessuno...

Vi spieghiamo come funziona la sinistra. Silvio Berlusconi, nella sua lunghissima carriera di imprenditore, non ha mai licenziato nessuno, sport invece preferito dalla sinistra a cominciare proprio da Carlo De Benedetti, “tessera numero 1 del Pd” che ai tempi dell’Olivetti fece strame dei dipendenti e progetti industriali, riuscendo nel non facile compito di distruggere un gioiello dell’informatica mondiale, una eccellenza italiana.

Come poi non dimenticare i licenziamenti coatti a Liberazione, giornale di Rifondazione comunista, ai tempi di Fausto Bertinotti, un altro paladino in cashmere degli “ultimi”. Ma questi sono solo due esempi eclatanti, la cima dell’iceberg. Ora dire che Matteo Renzi e l’editore Alfredo Romeo siano di sinistra è cosa un po’ grossa, come dire che la democrazia esiste o che l’ego di Calenda sia un epifenomeno del Nutella, ma insomma questo è quello che viene ancora incartato e venduto dall’ex segretario del Pd.

Ed infatti il giochetto tipico degli imprenditori di sinistra, chiamiamolo pure l’”effetto De Benedetti”, si è puntualmente ripetuto con la chiamata inusitata di Matteo Renzi a dirigere il quotidiano Il Riformista che è in sostanza un libello utilizzato in chiave anti – magistratura per proteggersi dalle cattiverie del mondo.

Come noto, il super garantito, pardon, volevamo dire garantista, Piero Sansonetti, si trasferisce alla rediviva Unità per continuare e raddoppiare la battaglia di civiltà per la salvaguardia delle terga sue e di tutti quelli che hanno guai con la giustizia.