Politica

Pd, Delrio ad Affaritaliani.it: "Stimo molto Ruffini, ma prima del federatore serve una proposta comune delle opposizioni"

Fonti vicine a Schlein, M5S e centristi frenano quest'ipotesi

Di Alberto Maggi

Ernesto Maria Ruffini, direttore dell'Agenzia delle Entrate, federatore del Centrosinistra?


"Non partecipo al gioco giornalistico sul federatore. Il primo punto dei prossimi mesi per le forze all’opposizione della destra al governo è trovare non un nome ma una proposta credibile comune per aiutare le famiglie e i lavoratori  e rilanciare l’Italia in Europa; questo al di là di ogni nome compreso quello di Ruffini che è una persona che stimo molto”. Con queste parole Graziano Delrio, storico esponente cattolico del Partito Democratico, interpellato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda se Ernesto Maria Ruffini, attualmente direttore dell'Agenzia delle Entrate, possa essere il federatore del Centrosinistra come alcune indiscrezioni di stampa riportano in queste ore.

Il punto evidente è che se da un lato i cattolici Dem apprezzano molto l'ipotesi Ruffini, come se fosse il nuovo Romano Prodi, dall'altro però manca proprio il collante della coalizione in questo momento. All'indomani della ri-vittoria su Beppe Grillo, Giuseppe Conte è impegnato a dare forma al nuovo Movimento 5 Stelle e l'ultima cosa alla quale pensano oggi è quella di un federatore. E comunque, anche se fosse, come ha scritto ieri Affaritaliani.it, l'uomo di Conte ideale sarebbe Paolo Gentiloni, "disoccupato" di lusso con la nuova Commissione europea.

Fonti del Partito Democratico vicine a Elly Schlein definiscono l'ipotesi Ruffini "quantomeno bizzarra" e "poco credibile". Al Nazareno fanno notare che per il Centrodestra sarebbe come tirare un rigore a porta vuota in campagna elettorale attaccando il campo largo che candida a Palazzo Chigi "l'uomo delle tasse". E comunque, sottolineano i Dem, vale la regola che il premier lo fa o lo decide il partito principale della coalizione, quindi ovviamente il Pd. Schlein o, appunto, Gentiloni. Alla frenata del Pd si aggiungono anche quelle di fonti centriste, sponda sia Calenda sia Renzi, che definiscono l'ipotesi di Ruffini federatore del Centrosinistra una "boutade giornalistica di Natale".

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