Politica

Russia, 5S: "Sì a inchiesta sui fondi". Fontana: "Via le sanzioni a Mosca"

Conte: "Fiducia in Salvini, ben vengano le indagini della magistratura"

Dopo una presa di posizione leggera (ieri il vicepremier Luigi Di Maio aveva solo sottolineato la purezza pentastellata) il M5S abbandona gli imbarazzi nei confronti dei colleghi di governo leghisti sull'affaire Russia. Mentre il Pd chiede a gran voce chiarimenti urgenti e la Procura di Milano sta indagando da mesi sulla delicata questione, il capogruppo al Senato del M5S Stefano Patuanelli “chiede alla forza politica con cui governiamo molta chiarezza su quanto accaduto”.

Una richiesta a cui si aggiunge la disponibilità grillina ad appoggiare l’intenzione del Pd di istituire una commissione d'inchiesta sui presunti fondi russi alla Lega. "La cosa della Russia è una cosa ridicola, una cosa che non esiste" ma anche "noi vorremmo un avvicinamento tra Usa e Russia, perché la Russia è parte dell'Europa. Togliere le sanzioni favorirebbe anche una ripresa del commercio internazionale", tuona invece Lorenzo Fontana, alla sua prima conferenza stampa da ministro degli Affari europei.

Sul caso Metropol - dal nome dell'albergo dov'è stato registrato l'audio diffuso dal sito BuzzFeed - Fontana, 39 anni, dice: "La Lega di Salvini è sempre stata povera. All'inizio dovemmo addirittura staccare i riscaldamenti e chiudere alcune parti della nostra sede.

Ci sono delle indagini, ma io soldi non ne ho mai visti". Sulla possibile denuncia della Lega a carico di Gianluca Savoini, "bisognerebbe chiedere a Salvini. Io non ho visto le carte. Vedremo se c'è l'indagine e valuteremo cosa fare come movimento politico. Ma la cosa dei fondi della Russia è ridicola perché non esiste. La verità è che da quando c'è stato Matteo segretario noi abbiamo sempre avuto zero in cassa. Che cerchino tranquillamente: non ho avuto nessuna paura".