Politica

Salvini a Napoli, guerriglia urbana. Leader Lega: "De Magistris in Tribunale"

Un migliaio di manifestanti in piazza contro il leader della Lega Nord. L'affondo del sindaco Luigi de Magistris


E' iniziato con un fitto lancio di fumogeni, sanpietrini e bombe carta l'attacco della frangia piu' violenta nella manifestazione anti-Salvini a Napoli. Bersagliato il cordone delle forze dell'ordine con camionette schierate davanti alla Mostra d'Oltremare. I lanci sono partiti da un folto gruppo da persone vestite incapucciate di nero con il volto coperto da maschere di Pulcinella. Mosse che hanno provocato la reazione delle forze dell'ordine, con il lancio di lacrimogeni contro i manifestanti. Gli scontri si sono spostati all'inizio di viale Kennedy, mentre il gruppo di facironosi staccatosi dal corteo tentava di entrare nella zona immediatamente a ridosso del luogo della manifestazione. Molti dei violenti sono anche armati di bastone. "Salvini vedi Napoli e poi muori" e' uno degli striscioni che i manifestanti tentano di portare all'interno della struttura fieristica.

I manifestanti fanno capo al coordinamento "Mai con Salvini", rete di associazioni che da quatto giorni prova a far desistere il leader della Lega dal tenere un comizio alla Mostra d'Oltremare a Napoli. Moltissime le sigle dei vari movimenti che stazionano in uno spazio di piazza San Nazzaro, subito dopo viale Gramsci. Il grosso dei manifestanti è intorno a una ruspa gialla, quasi simbolo di un mezzo che possa buttar via qualcosa. La maggior parte delle bandiere sono rosse, alcune sono quelle del vecchio Pci con la falce e il martello. Non conosce dunque fine la telenovela per la sala da concedere al leader della Lega Nord.

Poco dopo le 16, Matteo Salvini, leader della Lega Nord, è entrato nel Palacongessi alla Mostra d'Oltremare per tenere il suo comizio. In sottofondo la canzone degli Stadio "Ho bisogno di voi".  É scandaloso, ha affermato il leader della Lega, "che un ex magistrato sfortunatamente sindaco, spero ancora per poco, si permetta di decidere chi può e chi non può venire a Napoli". Il fatto che il sindaco di Napoli oggi non abbia partecipato al corteo dei centri sociali a Salvini non importa: "Conta quello che ha detto in questi giorni", ha sottolineato Salvini. "Quello che ha dichiarato in questi giorni - ha annunciato - verrà portato in qualche tribunale dove, magari, qualche magistrato più equilibrato di lui deciderà se può insultare o no". E a proposito della polemica tra de Magistris e il ministro dell'Interno Minniti:  "A Minniti dico grazie, ma in democrazia non deve essere un ministro dell'interno a garantire la libertà di pensiero".

E sul razzismo antimeridionale di cui viene accusato: "Vent'anni fa - ha spiegato Salvini - quando ho preso la tessera della Lega, l'Italia era diversa, ora l'Italia deve vincere tutta insieme e Napoli e il Sud sono troppo importanti per lasciarli in mano ai de Magistris o i Crocetta di turno. Napoli era una capitale mondiale prima che il centralismo romano negasse tutto e derubasse tutti e quindi penso che valorizzare questa Italia che è lunga e diversa sia importante. Vent'anni fa quando ho fatto la tessera della Lega avevamo in tasca la lira, non c'era l'Isis, l'immigrazione fuori controllo non c'era la legge Fornero, era un'Italia diversa. Io voglio parlare con i napoletani che sono fuori da questa sala e che non credono più a Renzi, de Magistris, Emiliano, a tutti questi chiacchieroni. A loro voglio parlare e sono felicissimo di essere qua".

Stamane l’ente Mostra d’Oltremare aveva fatto sapere di non aver ricevuto l’ atto formale per concedere lo spazio per il comizio. Ma nel giro di un paio d’ore la notifica è arrivata. La Prefettura di Napoli ha intimato alla società partecipata comunale di mettere i locali a disposizione per l’intervento del leader leghista, previsto per le 17. "È stato notificato il provvedimento di cui all’articolo 2 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza al fine di assicurare il regolare svolgimento della manifestazione".

"È un atto senza precedenti e lo abbiamo detto ai vertici del Viminale" attacca il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Il primo cittadino ha annunciato che l’amministrazione comunale, azionista di maggioranza dell’ente, e i vertici della Mostra d’Oltremare stanno stilando un verbale "nel quale si stabilisce la consegna delle chiavi. Noi non disponiamo più della Mostra".

Il primo cittadino napoletano ha poi rincarato la dose: "Sono metodi utilizzati all’epoca dell’emergenza rifiuti per le discariche ma non voglio ritenere che la Mostra sia una discarica e non posso ritenere che Salvini sia considerato un rifiuto proveniente dal Nord". "Respingiamo dal punto di vista politico e istituzionale il provvedimento emesso dal Governo". Secondo de Magistris, c’era "la possibilità di contemplare tutte le esigenze individuando un’altra location". Venerdì la Mostra - società partecipata del Comune - aveva clamorosamente rescisso il contratto con il comitato "Noi con Salvini". In serata è intervenuto il ministero dell’Interno intimando: la manifestazione si farà lì dove previsto. Cioè alla Mostra d’Oltremare, a Fuorigrotta.