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Salvini apre al ritorno al Viminale: "Ci ragioneremo con Meloni e Piantedosi. Siamo nella mani del..." / VIDEO
Governo: tornano voci su rimpasto, Salvini rilancia ma Fazzolari frena 'non è all'odg
Salvini apre al ritorno al Viminale
"Un mio ritorno al Viminale nel 2025? Siamo nelle mani del buon Dio", le parole di Matteo Salvini sull'ipotesi di un suo ritorno al ministero dell'Interno dopo l'assoluzione nel processo Open Arms.
"Il ministro dell'Interno l'ho fatto e penso discretamente" ha spiegato il segretario della Lega.
Poi sottolinea: "L'assoluzione toglie la scusa alla sinistra che dice che Salvini non può occuparsi di immigrazione e sicurezza. Ho tante cose da portare avanti nel ministero dove sono, ma sicuramente occuparsi della sicurezza degli italiani è qualcosa di bello e importante. Matteo Piantedosi ha tutta la mia stima e poi ragioneremo sia con Giorgia Meloni che con lui", conclude Matteo Salvini.
Non solo rimpasto. Il Ponte sullo Stretto? "La manovra aumenta gli stipendi a tutti i lavoratori con redditi fino a 40mila euro. Entriamo così in tante case, facendo qualcosa di importante. Per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto, il progetto definitivo del ponte sarà approvato nelle prossime settimane, con cantierizzazione a inizio 2025"
Sul nuovo Codice della Strada: "I primi dati mostrano un atteggiamento più prudente alla guida, e questo mi rende soddisfatto. Ricordo che per Capodanno 2024 sui tassi alcolici non cambia nulla rispetto al 2023, ma ovviamente bisogna bere con la testa".
Salvini: Io al Viminale? "Siamo nelle mani del buon Dio, ragioneremo con Piantedosi e Meloni" / VIDEO
Governo: tornano voci su rimpasto
Le voci di rimpasto irrompono nello sprint finale della manovra al Senato. Mentre era in corso la discussione sulla fiducia a Palazzo Madama (poi approvata), si sono rincorrorsi i rumors su una 'super clausola' che vincolerebbe i partiti della coalizione di maggioranza a non cambiare caselle di governo, impedendo ai ministri di ricoprire incarichi già svolti in passato (vedi Matteo Salvini al Viminale sull'onda dell'assoluzione per il processo Open Arms).
Il primo, in queste ore, a smentire l'ipotesi di un rimaneggiamento della squadra di Palazzo Chigi - caldeggiata in particolare dalla Lega nei giorni scorsi - è il presidente dei senatori di Fi Maurizio Gasparri ("non vedo le ragioni per parlare di rimpasto e per procedere a cambiamenti, a meno che non ci siano promozioni come è accaduto nel caso di Raffaele Fitto") seguito dal capogruppo di Fratelli d'Italia Lucio Malan ("non vediamo la necessità di un rimpasto"). Ma il capo della Lega, fermato dai cronisti fuori Palazzo Madama, ha poi rilanciato tenendo aperta la porta di un suo ritorno al Viminale..
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