Salvini contestato a Bologna,blitz in libreria e libri stracciati
Matteo Salvini: "Contestatori zecche. Ruspe per centri sociali"
Libri gettati a terra e fatti a pezzi nella centrale libreria Feltrinelli di Bologna, a due passi dalle Due Torri: si sono concluse cosi' le contestazioni nel capoluogo emiliano contro il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, in citta' per sostenere il candidato leghista alle prossime elezioni amministrative, Lucia Borgonzoni e per un incontro alla facolta' di Ingegneria dell'Universita' con il Rettore Francesco Ubertini, che ha visto all'esterno momenti di duro scontro tra centri sociali e polizia. "La lunga mattinata di lotta - si legge in un comunicato diffuso dal collettivo Hobo, corredato da tanto di foto e filmato sul sito Facebook - si e' conclusa alla Feltrinelli sotto le due Torri: raccogliendo l'invito di Salvini a "svuotare le librerie", abbiamo ripulito il negozio dal suo libro "Secondo Matteo", ridotto in brandelli e affidato all'unico luogo che lo puo' ospitare, cioe' la pattumiera della storia.
Salvini, contestatori zecche. Ruspe per centri sociali - A Bologna "fuori c'era la solita cinquantina di zecche dei centri sociali, che hanno la valenza culturale dei campi rom". Cosi' il leghista Matteo Salvini sul suo blog IlPopulista.it commenta il gesto vandalico di alcuni componenti del centro sociale bolognese che sono entrati in una libreria della citta' e distrutto alcune copie del suo libro. Salvini ribadisce che "per i centri sociali e i campi rom serve la ruspa: democratica, moderata e sorridente. E' l'unica soluzione che vedo all'orizzonte". Tra l'altro, "c'e' stato unf ferito e mi spiace un casino... Invece di lanciare pigne e carciofi, la prossima volte dateli a chi ne ha bisogno. Questo non e' un confronto sereno di idee...".