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Politica
Torino-Lione, Salvini inaugura il cantiere. Presenti i soliti 4 "No Tutto"
Matteo Salvini

Salvini inaugura il cantiere del tunnel della Torino-Lione

Ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini era in Val di Susa ad inaugurare il cantiere italiano del tunnel base della Torino - Lione. C’è anche una data prevista per la partenza del primo treno ad alta velocità: il 2032. “Sarà un anno particolare, se tutto va come deve andare rispetto a tutto quello che c'è in lavorazione, per l'Italia potrà essere l'anno dello scatto grazie alla visione di chi non ha mai mollato”.

“Il 2032 - ha continuato - vuol dire primo treno tra Torino e Lione, primo treno fra Fortezza e Innsbruck, e poiché questa notte la commissione Bilancio del Senato ha dato l'ok alla manovra economica che quindi arriva in Aula, anche il primo treno, non fra Messina e Reggio Calabria, ma tra Palermo, Roma, Milano, Berlino e Stoccolma». 

Insomma, le Grandi Infrastrutture strategiche, come appunto la Torino – Lione, ma non solo, non sono solo progetti infrastrutturali ma rappresentano una visione dell’Europa. Una visione, come quella del Ponte sullo Stretto, che mira ad unire i popoli e a inverare i dettami dell’Ue che spesso rimangono solo sulla carta, come tante belle paroline che si inseguono ma non si realizzano mai. Come al solito, anche ieri all’imbocco del tunnel si è radunato il tristo drappello di quattro contestatori che hanno inveito con cori e slogan contro il vicepresidente del Consiglio.

Ma in realtà il fenomeno non è politico ma ideologico. Chi scrive, ad esempio, ricorda che quando nel 2008 era consigliere per le Grandi Opere del ministro delle Infrastrutture Antonio di Pietro, la situazione era identica, nulla è cambiato e i “No Tutto” sono sempre presenti per bloccare qualsiasi iniziativa, a prescindere come diceva Totò.

Infatti non è normale essere circondati dalle forze dell’ordine per svolgere una attività pubblica che porta benessere, pace e prosperità, unendo tra loro popoli e territori distanti ma facenti parte della stessa grande famiglia europea, al di là degli steccati e dei confini, appunto una “Europa dei popoli”.

Salvini: “La Transizione ecologica si fa con le Infrastrutture come la Tav non con il monopattino elettrico”

Salvini ha voluto precisare questo concetto: «Non è normale che ci siano centinaia di donne e uomini delle forze dell’ordine a difendere il cantiere. Non è da paese normale ma arriveremo a risolvere anche questo problema. Tanti anni fa c’era anche chi contestava l’autostrada del Sole. Passano gli anni e cambiano le magliette, oggi si chiamano No Tav, No Tap e persino no Mose, un’opera che ha salvato Venezia». E poi ancora sull’ambiente: «Un'infrastruttura del genere può arrecare qualche svantaggio, è chiaro, ma dico al sindaco di Chiomonte che stiamo lavorando con Rfi per chiudere con le compensazioni. La transizione ecologica, però, non si fa andando in giro a Torino sul monopattino elettrico, ma con opere come questa che l’Europa ci chiede di completare». 

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha dichiarato: «Non nascondo l'emozione per questo momento. Ringrazio Telt e un pensiero va a Mario Virano che ricordiamo con affetto e gratitudine. Con quest’opera spostiamo il trasporto dalla gomma ai binari. Il treno è il mezzo più ecologico che c’è e la ferrovia è il miglior auspicio per la nostra terra. Il presidente della Regione Piemonte non ha nascosto la sua soddisfazione: “Oggi è una giornata storica, quando sono diventato presidente della Regione quest'opera era bloccata come tante opere strategiche del Piemonte, oggi invece va a pieno ritmo e ormai il processo è irreversibile. Questo è il Piemonte che ci piace e che sarà presto al centro di tutto il trasporto internazionale”.

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