Politica

Guerra Ucraina, Salvini contro l'invio di armi letali: ecco una voce saggia

l'opinione di Paolo Diodati

La strada maestra è un'altra: Mattarella pregasse Putin di riceverlo e poi lo implorasse per un "fermi tutti"

“Io credo fermamente nella pace, anche in momenti drammatici come questi. È notizia straordinaria il dialogo tra Ucraina e Russia, la diplomazia che riprende al posto della bombe. Gli ucraini stanno resistendo eroicamente. Io spero che l’Italia non si allei ai tifosi delle armi. Io sto lavorando perché il governo italiano sia un agevolatore del dialogo non dell’inasprimento del conflitto” ha continuato il segretario della Lega.

Non so se sull'invio di armi si voterà. Nel caso si votasse, Salvini e chi è d'accordo con la sua saggezza, potrebbero arrivare a far cadere il governo. L'Italia è costretta dall'appartenenza alla Nato, a inviare armi? Ebbene, si cerchi di eliminare tali irrigidimenti, perché i due blocchi non devono costituire il viatico per la distruzione di tutti. Di fronte a una decisione che può incidere sull'aggravamento del conflitto o sull'ALT alle armi, per negoziare, i miseri motivi della sopravvivenza di questo governo cadaverico, dovrebbero passare in ultimo piano. Facesse qualche cosa di utile, finalmente, anche Mattarella: pregasse Putin di riceverlo e poi lo implorasse, in ginocchio, di accettare oppure di offrire un "Fermi tutti!" Per il bene di tutti.

 

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