Politica
Salvini resta il più coinvolgente. Cala l'interesse per Meloni-Silvio
I leader politici e il web. Governo, Costa dietro Conte
L’OSSERVATORIO POLITICO DI REPUTATION SCIENCE
I LEADER POLITICI SUL WEB
A GENNAIO/FEBBRAIO SALVINI ANCORA IL PIÙ COINVOLGENTE, SCENDE L’INTERESSE PER MELONI E BERLUSCONI. SI RIAFFACCIA RENZI, MENTRE SCHLEIN ENTRA DAVANTI A ZINGARETTI E CRIMI
Matteo Salvini continua ad essere il leader politico con il più alto livello di engagement* in rete, ovvero quello che coinvolge maggiormente gli utenti nel dibattito online in termini di commenti, condivisioni e reazioni ai contenuti che lo riguardano. Analizzando le conversazioni online sui leader dei maggiori partiti politici nell’ultimo mese, il capo della Lega registra un engagement medio di 258,71 reazioni ai contenuti che lo riguardano (non solo quelli pubblicati sui suoi canali ufficiali quindi), in crescita del 17% rispetto al mese precedente. Cambiano radicalmente le posizioni rispetto alla nostra ultima rilevazione (dicembre 2019). Giuseppe Conte, prima quarto, ora è il secondo politico per engagement generato dai contenuti che lo riguardano, con una media di 163,97 e una crescita del 43%. Il premier, sempre più «voce grossa» del Governo, è seguito da Luigi Di Maio (157,67): il Ministro, che a gennaio si è dimesso da capo politico del Movimento 5 Stelle, perde il 18% rispetto al mese precedente. Mentre l’engagement di Giorgia Meloni crolla del 40% (131,71), Matteo Renzi (95,49) sceglie il dibattito sulla prescrizione per riaffacciarsi in prima linea nell’arena politica e i contenuti che lo riguardano scatenano un engagement del 60% superiore a quello del mese precedente, in cui era stato praticamente assente dal dibattito. Elly Schlein, campionessa di preferenze in Emilia Romagna e da poco nominata vice-presidente della giunta Bonaccini, può essere a tutti gli effetti annoverata tra i nuovi leader, con un engagement medio di 84,06 a gennaio, superiore a quello di Nicola Zingaretti (79,37), Vito Crimi (65,30) e Silvio Berlusconi (53,30) che dopo le elezioni, nonostante la vittoria in Calabria, chiude il periodo con un engagement più basso (-31%) rispetto a dicembre.
*rapporto totale dei contenuti relativi al soggetto e totale delle reazioni scatenate da questi contenuti.
LA WEB REPUTATION DEI MINISTRI
Qual è la reputazione online dei Ministri italiani? Ecco i dati, aggiornati a gennaio 2020 , di Reputation Science (www.reputationscience.it), che conduce un osservatorio permanente per monitorare l’andamento del Governo.
IL PODIO
1. Giuseppe Conte: gli utenti social spingono la web reputation del Premier
Il premier Giuseppe Conte è il membro di Governo con la miglior web reputation: ancora una volta, si posiziona in cima alla classifica e, con il punteggio di 383.80, distacca tutti gli altri Ministri. A influire sulla buona performance del Presidente del Consiglio, la buona copertura in merito al taglio del carico fiscale su famiglie, lavoratori e pensionati, la continua attenzione dimostrata sul caso ex Ilva e l’impegno a contrastare il traffico illecito di rifiuti tra Italia e Bulgaria e a difendere le vittime di femminicidio. In crescita anche i commenti positivi degli utenti social: sono in molti, soprattutto su Facebook, a complimentarsi con il Premier per l’azione di Governo e ad affermare di “sentirsi, finalmente, rappresentati”.
2. Sergio Costa (Ambiente): l’attenzione a energia pulita e sostenibilità premia il Ministro
Consolida il suo secondo posto in classifica Sergio Costa. Nel primo mese dell’anno, il titolare del dicastero dell’Ambiente deve scontare alcuni commenti negativi riferiti a un servizio de Le Iene, in cui si rinfaccia a Costa di non aver mantenuto la promessa sulla revisione della normativa sullo smaltimento di fanghi tossici. Nonostante questo, la sua reputazione online continua a salire e a gennaio raggiunge i 180.80 punti (+7% rispetto al mese precedente). Complice anche la sempre maggiore attenzione ai temi ambientali, Costa viene premiato dal web per il proprio impegno a favore della sostenibilità e della transizione energetica pulita (per cui chiede «più coraggio e più investimenti»), per la creazione della Direzione generale bonifiche e per lo stanziamento di fondi destinati a quattro nuove aree marine protette.
3. Alfonso Bonafede (Giustizia): lo scontro sulla prescrizione non danneggia Bonafede
Con uno score di 78.80 e un gennaio molto movimentato sale sul terzo gradino del podio Alfonso Bonafede. A tenere banco, lo scontro con Matteo Renzi e Italia Viva sulla riforma della prescrizione (definita dall’ex magistrato Carlo Nordio «un mostro incostituzionale») e la gaffe nel programma Otto e Mezzo su La7, in cui il Ministro ha dichiarato che «gli innocenti non vanno in carcere…». Un’uscita che ha scatenato varie reazioni tra cui quella della figlia di Enzo Tortora, la quale in un secondo momento ha poi ritenuto la frase un “malinteso” chiarito subito dal Ministro. L’operato di Bonafede, tuttavia, è sempre più apprezzato dagli utenti del web: il Guardasigilli viene lodato per il suo continuo impegno nel riformare la giustizia e nella tutela delle vittime, tanto che sui social qualcuno lo definisce «il miglior uomo che abbia occupato il rispettivo ministero negli ultimi 30 anni». Inoltre, dopo le dimissioni di Di Maio, è stato scelto dal Movimento 5 Stelle come capo delegazione nel Governo: una decisione presa «nel segno della continuità» che gli ha garantito visibilità e apprezzamenti. Positive, infine, le reazioni del Comitato vittime di Rigopiano alla presenza del Ministro per la commemorazione del 3° anniversario della tragedia.
CHI SALE: GUALTIERI, BELLANOVA, LAMORGESE E PROVENZANO
A gennaio, buona performance per Roberto Gualtieri: il Ministro dell’Economia e delle Finanze vede aumentare il proprio score di 17.50 punti e consolida il proprio quinto posto (74.50) grazie al taglio del cuneo fiscale («16 milioni di italiani avranno una busta paga più pesante»), al Green New Deal europeo in cui l’Italia - dice - «avrà un ruolo da protagonista» e alla fiducia sulla crescita economica del Paese. Sale di 3 posizioni Teresa Bellanova (55.52): la Ministra in quota Italia Viva si è fatta notare per la presentazione del Piano contro il caporalato e per la tutela dell’agricoltura e dei prodotti «made in Italy» e ora è al settimo posto. Rispetto a dicembre, cresce del 78% il punteggio della Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese (40.89): a favorire la sua risalita (13°, +3 posizioni) l’invio di una task force contro la mafia a Foggia e l’annuncio che presto, per scoraggiare le numerose aggressioni e perseguire i responsabili, le ambulanze di Napoli saranno dotate di telecamere. Il 2020 si apre anche con la buona performance di Giuseppe Provenzano: nell’ultimo mese il Ministro per il Sud ha dato il via ai lavori di bonifica a Bagnoli (Napoli), ha ribadito l’importanza di garantire nuove infrastrutture al Mezzogiorno e ha partecipato alla commemorazione di Piersanti Mattarella, rilanciando il proprio impegno contro la mafia. Risultato: rispetto a dicembre, punteggio quasi raddoppiato e 4 posizioni guadagnate. Ora, con 32.73 punti, è sedicesimo.
LE NOVITÀ
Due le new entry in classifica. Con il nuovo anno, in seguito alle dimissioni di Lorenzo Fioramonti, entrano nel Governo e in analisi Gaetano Manfredi e Lucia Azzolina. Il primo, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, chiamato dal premier Giuseppe Conte come Ministro dell’Università e della Ricerca, debutta al 22° posto con il punteggio di 10.37, facendo parlare di sé per gli investimenti annunciati per edilizia scolastica e nuove assunzioni di ricercatori. Più complesso, invece, il gennaio della collega Azzolina. La nuova Ministra dell’Istruzione ha riscosso molti apprezzamenti per l’impegno contro l’hate speech sul web, ma ha dovuto anche fronteggiare numerose critiche in merito al presunto plagio dell’elaborato finale presentato alla Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario della Toscana. Gli attacchi – politici e non – hanno minato la sua web reputation: a gennaio, con 7.06 punti, è ultima in classifica.