Politica

Salvini torna all'Interno. Rimpasto dopo le Europee. Chi arriva e chi salta...

Di Alberto Maggi

Europee, nella maggioranza si ragiona sui futuri equilibri. Risultati determinanti non solo per il Parlamento Ue

Rimpasto dopo le elezioni europee, lo scenario

 

Qualcuno potrebbe parlare di fantapolitica. Ma nella maggioranza già si ragiona sul dopo elezioni europee in programma il 9 giugno 2024. I risultati saranno determinanti non solo per il peso dei partiti del Centrodestra al Parlamento europeo ma anche per gli equilibri del governo. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, se i risultati fossero molto diversi rispetto a quelli delle Politiche 2022 e soprattutto rispetto ai sondaggi attuali un rimpasto sarà inevitabile. E c'è anche un possibile colpo di scena.

Nel caso in cui la Lega facesse un ottimo risultato, avvicinandosi magari al 15%, Matteo Salvini potrebbe tornare alla guida del ministero dell'Interno (come nel Conte I) per occuparsi di sicurezza e soprattutto di immigrazione clandestina. Ma il Carroccio non perderebbe il dicastero dei Trasporti e delle Infrastrutture che verrebbe guidato dall'attuale viceministro Edoardo Rixi, numero uno leghista in Liguria. Se Forza Italia invece dovesse scendere intorno al 5% perderebbe un ministero. Certamente non Antonio Tajani, saldo alla Farnesina e nel ruolo di vicepremier, ma a rischio sarebbe il responsabile dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Per quanto riguarda Fratelli d'Italia, se la percentuale fosse intorno al 30% Giorgia Meloni prenderebbe anche l'Ambiente e forse un ministero ora guidato da un tecnico (occhi puntati sulla Sanità guidata attualmente da Orazio Schillaci).

Ma se FdI dovesse perdere voti scendendo sotto il 25% e quindi meno delle Politiche dell'anno scorso, la Lega potrebbe prendere un altro ministero sottraendolo proprio al partito della premier (probabilmente il Turismo in mano a Daniela Santanchè). Al contrario, se il Carroccio dovesse scendere sotto il livello del 2022 (difficile stando ai sondaggi di oggi) Salvini perderebbe un dicastero, quasi certamente l'Istruzione (Giuseppe Valditara). Insomma, nella maggioranza si fanno già i calcoli e si ragiona sulle caselle dell'esecutivo per il dopo-Europee. Con la Lega che sogna di riconquistare il Viminale (elettori permettendo).