Politica

Sangiuliano è finito dallo psichiatra. "Danni alla salute dopo il caso Boccia. Panico, stress e insonnia". La perizia

di redazione politica

Chat private tra i due ex amanti negate dal Parlamento. Bonelli (Avs): "Così la verità non si saprà mai"

Sangiuliano-Boccia, la perizia psichiatrica sull'ex ministro e la decisione del Parlamento sulle chat intime

L'ex ministro Gennaro Sangiuliano è finito in cura da uno psichiatra dopo tutta la vicenda relativa alla mancata nomina di Maria Rosaria Boccia come consulente alla Cultura e alla loro storia sentimentale. Il professor Paolo Girardi, luminare romano, uno tra i massimi esperti di psichiatria in Italia, - riporta Il Giornale - da un paio di settimane ha in cura Sangiuliano. Il suo referto medico è destinato a finire agli atti della guerra giudiziaria con Boccia. Il documento certifica le gravi conseguenze sulla salute dell'ex ministro dopo lo scandalo politico-mediatico che è scoppiato attorno a questa vicenda. Lo specialista parla di un disturbo da stress, che causa al paziente ansia, panico e insonnia. Anche se premette che non ha veri e propri disturbi psichiatrici. Tuttavia ha riscontrato un malessere psicofisico.

Leggi anche: Sangiuliano salvato dalla maggioranza, il tribunale dei ministri non potrà leggere le chat piccanti con Boccia

Sangiuliano-Boccia, negato l'accesso alle chat intime. Il Parlamento "salva" l'ex ministro

Intanto l'aula del Senato ha approvato ieri sera — con 95 voti favorevoli, 58 contrari e nessuna astensione — il parere del senatore Adriano Paroli (FI), licenziato in precedenza sempre a maggioranza dalla Giunta delle elezioni e delle immunità, presieduta dal dem Dario Franceschini, sul caso Sangiuliano. È stata quindi respinta - riporta Il Corriere della Sera - la richiesta del Tribunale dei ministri di utilizzare "la corrispondenza" (comprese le chat) fra l’ex ministro Sangiuliano e Boccia nel quadro dell’indagine aperta per peculato e violazione di segreti d’ufficio. Durissima la replica di Angelo Bonelli (Avs): "Così s’impedisce l’accertamento della verità. Non sapremo mai chi ha autorizzato la signora Boccia a ricevere email riservate del ministero, perché è stata ospitata gratuitamente da enti pubblici e utilizzava l’auto di scorta del ministro".