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Santanchè: "Non mi dimetto, vado avanti". Spunta la data del faccia a faccia con Meloni

La ministra conferma l'intenzione di non fare nessun passo indietro

di redazione politica

Santanchè non si dimette, ma aumenta il pressing dei meloniani

Daniela Santanchè rompe il silenzio: "Non mi dimetto e vado avanti". La ministra del Turismo parla apertamente per la prima volta della sua vicenda personale, legata al rinvio a giudizio per falso in bilancio per il caso Visibilia. Santanchè parla al suo arrivo a Gedda, ultima tappa del viaggio intorno al mondo della nave Vespucci della Marina Militare. La prima visita dello storico veliero in Arabia Saudita nei suoi 93 anni di storia. "Le parole di Meloni - spiega la ministra - non vanno interpretate vanno ascoltate. Sono in un partito garantista, non devo commentare le parole della premier". Con Santanchè anche il ministro della Difesa Crosetto che, sulle conseguenze del rinvio a giudizio della ministra per la vicenda Visibilia, risponde che si tratta di "una questione che devono affrontare la premier e Santanchè. Soprattutto la Santanchè".

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Mercoledì 29 gennaio potrebbe essere una data cruciale in questa vicenda, che è diventata inevitabilmente anche politica, ci sarà infatti l'udienza della Cassazione chiamata a decidere sulla competenza del procedimento per truffa all'Inps sulla cassa Covid, fra Milano e Roma. Dalla decisione della Corte potrebbero dipendere i tempi del nuovo eventuale rinvio a giudizio, più brevi in caso restasse nel capoluogo lombardo. Dopo quella data le cose potrebbero cambiare, per uno strano incrocio di agende dopo quella data Meloni e Santanchè potrebbero trovarsi faccia a faccia a porte chiuse. "Non abbiamo fissato alcun incontro. Continueremo a vederci come sempre", conclude Santanchè.

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