Politica
Sardegna Fase 2, Solinas rincara la dose: “Sala? Radicalchic da salotto”
Test di negatività, Solinas rilancia su Sala ma se il governo non accetta si pensa a un "sistema di controlli"
Continua la polemica a distanza fra il governatore della Sardegna Christian Solinas e il sindaco di Milano Giuseppe Sala sul test di negatività che la regione insulare vuole chiedere come “biglietto d’accesso” dal 3 giugno in poi. “Sono i milanesi che hanno inventato la Sardegna turistica”, aveva detto ieri il sindaco dem. “A me non interessa la polemica, non è in gioco il radicalchicchismo da salotto per dimostrare chi è più accogliente, qui c’è un problema di sicurezza sanitaria”, ha replicato Solinas ai microfoni di Radio 24.
"Dal 3 giugno vogliamo aprire le porte a tutti - continua Solinas - Sala si è inventato una querelle ma noi vogliamo offrire la Sardegna, non solo per le sue bellezze, ma anche per la sua sicurezza sanitaria" ha specificato l'ex senatore. "Basta la certificazione di un test che dimostri la negatività per entrare in Sardegna". Poi il presidente della Regione Sardegna tira in ballo il governo "che non dà una linea chiara. Non dice che il cittadino può andare a fare il test" e alla considerazione sullo scetticismo del governo nei confronti del test perché gli scienziati dicono che non è attendibile se fatto una tantum, Solinas risponde: "L’alternativa è niente, nessun controllo". Quanto all'affermazione del sindaco di Milano "ci ricorderemo quando dovremo scegliere dove andare in vacanza", Solinas ribadisce di una "polemica inutile" e una "querelle da salotto". "Evidentemente ha poco da fare" dice stizzito.
Ma alla domanda se lo stato deciderà di non accettere il test di negatività come 'pass d'ingresso', Solinas fa un passo indietro e ammette: "Rimaniamo con la prima scelta di chiedere un test di negatività, se non fosse accettato dal governo pensiamo di istruire un sistema di controlli che tenga sotto controllo la situazione - e aggiunge - Io devo offrire al turista una risposta sanitaria adeguata, in caso di liberi tutti noi ci aspettiamo due milioni e mezzo di turisti di cui il 2% potrebbe essere positivo. Noi vogliamo coniugare ospitalità e sicurezza".