Politica
Schlein capolista contro i big del Pd. Un milione di preferenze o lascia
Europee, Gentiloni pronto a diventare segretario senza passare dalle primarie. Lo scenario in caso di flop di Elly Schlein alle urne
Alle Europee del 2019 il Pd arrivò secondo dietro la Lega con il 22,7% e con 6.089.853 voti eleggendo 19 eurodeputati
Tutti contro Elly Schlein nel Partito Democratico. Tutti contro la sua eventuale, probabile, candidatura da capolista in tutte le circoscrizioni alle elezioni europee. Le parole di oggi di Alessandro Alfieri, componente della segreteria del Pd e senatore, sono eloquenti: "Non facciamola diventare una telenovela. Serve una decisione in tempi rapidi. Sarà lei a decidere. Però le parole di Romano Prodi non rappresentano soltanto il suo pensiero. Nella comunità democratica è ampiamente condivisa la sua idea: chi si candida deve poi andare a ricoprire quel ruolo. Sono convinto che la segretaria ne terrà conto, consultandosi con gli organi del partito. I segretari del Pd non si sono mai candidati alle elezioni europee e abbiamo ottenuto risultati importanti. La segretaria porterà il suo valore aggiunto a prescindere dalla candidatura".
Una contrarietà netta, esplicita, evidente. E soprattutto condivisa praticamente da tutti i maggiorenti del Pd, sia dalle minoranze di Stefano Bonaccini e Lorenzo Guerini sia da una fetta molto ampia di chi ha sostenuto la segretaria alle primarie, a partire da Dario Franceschini e Nicola Zingaretti. Solo lo stretto 'inner circle' di Schlein è al suo fianco. E i fedelissimi assicurano che la leader abbia deciso al 95% di correre come capolista in tutta Italia, nonostante le tantissime voci contrarie interne e soprattutto perché quasi certamente a stessa cosa verrà fatta da Giorgia Meloni con Fratelli d'Italia.
Giuseppe Conte è stato durissimo con l'ipotesi che i leader nazionali si candidino e la decisione di Schlein porterà inevitabilmente ad allontanare il Pd dal Movimento 5 Stelle, dopo le recenti divisioni sull'invio di armi all'Ucraina. Ma il nodo chiave è che cosa accadrà con la quasi certa candidatura della segretaria Dem. Alle Europee del 2019 il Pd arrivò secondo dietro la Lega con il 22,7% e con 6.089.853 voti eleggendo 19 eurodeputati. Tra i Dem già si fanno i conti. Non solo il Pd deve almeno arrivare al 20%, migliorando così il dato delle Politiche 2022, ma - spiegano diverse fonti - Schlein se si candida dovrà almeno avere un milione di preferenze personali. In caso contrario per i maggiorenti Dem sarebbe un clamoroso flop che avrebbe immediate conseguenze.
La non candidatura alle Europee di Paolo Gentiloni, libero dal ruolo di commissario europeo dal primo luglio, non è casuale. Anzi, Gentiloni ha affermato di "non andare in pensione" proprio perché attende il risultato del Pd e di Schlein alle Europee. Se gli obiettivi verranno mancati, scatterà l'immediata convocazione dell'assemblea nazionale per chiedere e votare le dimissioni della segretaria ed eleggere Gentiloni leader prima della pausa estiva e senza passare da nuove primarie.