Politica

Schlein defilata, un favore al M5S. Conte, mani libere e doppio forno

di Alessandro Amadori

Schlein defilata e attendista, un favore al M5S. Conte corsaro: mani libere e usa il doppio forno

 

L’ultima decade del mese di aprile si sta rivelando come un periodo piuttosto interessante dal punto di vista della comunicazione politica. Al riguardo, possiamo sviluppare alcune considerazioni. In particolare, sul modo di comunicare, e lo stile di leadership, di Elly Schlein, a due mesi esatti dalla sua elezione a nuova segretaria del partito. Che bilancio possiamo trarre, delle sue prime otto settimane al comando?

Il punto di forza di Schlein è sicuramente la novità del suo format (più fresco, più colorato, più spontaneo rispetto alla comunicazione un po’ ingessata delle segreterie post-Renzi). Il punto di debolezza è invece la “postura”, come si dice oggi, basata su un atteggiamento piuttosto attendista e per certi versi, sorprendentemente, neo-democristiano. Che la porta a evitare di prendere decisioni operative nette, forti, caratterizzanti. Facciamo un esempio emblematico: termovalorizzatori sì o no? Risposta di Schlein: sì, no, forse, su Roma hanno deciso altri prima di noi, per il futuro ci consulteremo (non è chiaro con chi), in pratica per ora non vi so dire.

Altro esempio: il 25 aprile. Come aspirante leader dell’opposizione a campo largo, Schlein avrebbe sicuramente fatto bene a tenere un vero e proprio discorso, ben studiato, ben interpretato, in una grande piazza italiana. E invece si è defilata. Perché? Perché a non fare non si sbaglia, anche se magari si perdono delle opportunità. Un po’ per l’inesperienza in un ruolo così nazionale come è quello di segretaria del Pd, un po’ perché cerca di rimanere il più possibile allineata e coperta non tanto a sinistra, quanto al centro, la neosegretaria in più di un’occasione si è sostanzialmente defilata.