Politica

Schlein invita Conte alla Festa, ma la leadership è insidiata da Bonaccini

Di Giuseppe Vatinno

Traballa sempre più vistosamente la leadership della bolognese –svizzera-americana che esaurito il già scarso propellente populista

Schlein invita Conte alla Festa dell'Unità, ma la sua leadership è insidiata da Bonaccini. Il progetto è ormai naufragato

Elly Schlein, segretaria del Pd, ha invitato Giuseppe Conte alla festa nazionale dell’Unità che si terrà a Ravenna il prossimo nove settembre. L’ex premier multicolore, già giallo – verde e poi giallo –rosso ed infine draghiano ha accettato con gioia perché la cosa entra nel programma che Pd e Movimento si erano prefissi quasi un anno fa dopo la batosta elettorale.

Il giochetto è stato quello di far finta di essere divisi e guardinghi per infinocchiare poi l’elettorato facendo credere che tra i due ci fosse una differenza per affrontare un paio di elezioni -peraltro andate sul catastrofico per entrambi- e poi zac!, la riunione appena possibile con tanti saluti agli allocchi che ci avevano creduto. Che i due partiti non possano marciare divisi lo dicono i numeri. Pd intorno al 19% e M5S al 16%. Nessuno dei due ha la forza, da solo, di fare un’opposizione seria alla destra. E quindi inevitabile il ricompattamento quantomeno ideologico per affrontare il mare periglioso. Sta di fatto che la sinistra è molto frammentata e sono lontani i tempi in cui Renzi faceva più del 40% con il Partito democratico, proprio alle Europee. Quindi non stupisce la mossa della Schlein di invitare Conte.